A volte scegliere il nome per il proprio gruppo può essere ardua impresa e magari riuscire male. Ma non in questo caso, perché il nome è affascinante, misterioso, fumoso, proprio come il loro disco, omonimo. Forse è il titolo migliore per catturare una musica così eterea, così impalpabile. Certo non è musica diretta e orecchiabile, ma va ascoltata prendendosi un po’ di tempo libero e un profondo respiro.
Il gruppo nasce nel novembre 2004 da tre giovani ragazzi conosciutisi quasi per caso: Luca, Enrico e Stefano, che sono riusciti ad autoprodursi il loro cd nello studio Alpha Dept. di Bologna e che solo in seguito hanno acquisito il quarto elemento, Alex. Grazie ai vari live e soprattutto alla stampa web stanno già riscuotendo successi e calorose recensioni, tutte meritate. Perché il loro prodotto è molto valido, è bello, è fatto con il cuore.
Per la maggior parte Katrienne è strumentale, il ché contribuisce a renderlo così rarefatto, o è accompagnato a tratti da voci sottili e sospirate (Our ever changing Earth, La Paz, Swimming pool), e alcune canzoni sono così struggenti da creare un nodo alla gola (Come in contact, Frog). Ma i titoli delle canzoni e i testi, quando ci sono, passano decisamente in secondo piano, perché tutto quello che ci arriva, che ci colpisce con un pugno, ma di quelli che non fanno altro che bene, è la musica, e la sua intensità.
Il sottofondo elettronico e le melodie composte da chitarra, basso e batteria (che ricordano da vicino Mogwai e Giardini di Mirò) calmano la rabbia e placano gli animi. È musica perfetta come colonna sonora di un amore passionale, di un film eroico, o di qualsiasi sentimento positivo. Da ascoltare.
Tracklist:
1. Our ever changing Earth
2. Present
3. Come in Contact
4. La Paz
5. The other
6. Tomorrow Daylight
7. Frog
8. Venus
9. Swimming Pool