La compagnia Teatro Idea ha avuto coraggio in tempi come quelli che corrono, ha creduto in un progetto e l’ha portato avanti. E di questa missione siamo loro grati. Sabato 29 ottobre infatti, all’interno della rassegna “Gusto Forte” organizzata da Teatro Idea al Teatro Aurora di Marghera, è stata presentata anche un’opera prima di tutto rispetto: “L’abbraccio della sirena” di Matteo La Rovere.
Lo spettacolo è un originale mix di 35 minuti di recitazione, canto e musica, che non annoia affatto e riesce a tenere incollato un pubblico che per la maggior parte non sa proprio cosa lo aspetta. «Questo lavoro nasce dal desiderio di fondere insieme musica, canto e recitazione. Prosa, poesia e canzone si intrecciano diventando l’una il naturale e necessario sviluppo dell’altra», così lo descrive il suo autore.
25 anni e una laurea cum laude in Scienze Politiche, Matteo La Rovere si è diplomato all’Accademia di Arte Drammatica del Teatro Verdi di Padova e nasce come attore. Di formazione classica, ha fatto diverse esperienze: ha recitato con Alberto Terrani, con Damiano Michieletto e il Teatro all’Avogaria a Venezia. Negli ultimi anni ha collaborato frequentemente con Teatro Idea che ha deciso di offrirgli la possibilità di esprimersi a 360°: de “L’abbraccio della sirena” infatti, è, oltre che l’attore principale, sia l’autore che il regista.
La storia è drammatica: un giovane studente cade nel mare e viene salvato ma al contempo imprigionato negli abissi da gelide sirene che lo torturano giorno e notte con i loro canti suadenti. Una di loro però è meno fredda delle altre e lo salva dalla morte quando ormai sembra sia troppo tardi: ma Wyburn non è una vera sirena, è una ragazza che è diventata tale dopo essere caduta nel mare. Il protagonista e Wyburn si innamorano e nel momento dell’estremo sacrificio di lei per strappare lui da morte certa, oltre a ridargli la vita, per uno strano scherzo del destino, gli dona anche la sua immortalità. La fine è scontata: Wyburn muore, lasciando il protagonista solo a vivere per sempre una vita di rimpianti. Ma Matteo La Rovere riesce perfettamente a non scadere mai nel pietoso o nel melenso, è un narratore attento e sa dosare perfettamente la tragedia e la spensieratezza dell’amore, in un mix che rivela tutta la professionalità e l’esperienza di uno studio costante.
Nella parte di Wyburn c’è Barbara Francescato, giovane cantante dalla voce splendida, ma che deve fare ancora un po’ di esperienza per riuscire a coordinare meglio canto e recitazione. Bravo anche Stefano Cartapatti alla chitarra.
Nel complesso l’opera prima di Matteo La Rovere convince, e ne sono prova l’attenzione del pubblico e i ripetuti e generosi applausi finali. Grazie ancora a Teatro Idea; vorremmo fosse possibile veder circolare più spesso opere nuove con attori giovani e pieni di idee, perché non è affatto vero che il teatro è morto e non interessa più, ma nel sottobosco è vivo e vivace.
L’ABBRACCIO DELLA SIRENA
Testo e regia di Matteo La Rovere
Performers:
Matteo La Rovere, attore
Barbara Francescato, cantante
Stefano Cartapatti, chitarrista