“L’ULTIMA LEGIONE” di Doug Lefler

Alias: come ti trasformo un best-seller in cento minuti di sbadigli

L’idea del film è inedita e avvincente: creare un fil rouge tra la fine dell’Impero Romano d’Occidente e l’inizio del Ciclo carolingio di Re Artù e della Spada nella Roccia.
E non a caso l’omonimo romanzo di Valerio Massimo Manfredi è un best seller che ha entusiasmato l’opinione pubblica e venduto milioni di copie in tutto il mondo.
Ma, si sa, il passaggio dalla pagina scritta allo schermo è spesso doloroso e ancor più spesso va incontro a spiacevoli insuccessi, quando non addirittura a colossali flop.

L’ultima legione di Doug Lefler non rappresenta, purtroppo, un’eccezione a questa regola. Nonostante la paternità letteraria ed il cast di tutto rispetto (Colin Firth nei panni del generale romano “puro e duro” – ma solo negli intenti – un redivivo Ben Kingsley che, abbandonate le vette mistiche di Ghandi, ritroviamo qui nei panni di un paganissimo mago Merlino, la bellissima Ahiswarya Ray di Monsoon Wedding – Matrimonio Indiano e il valido Peter Mullan), il film non riesce a decollare.
Il risultato? Pochi e intorbiditi spettatori che, nonostante gli stimoli acustici e visivi delle molte scene di battaglia, non riescono a soffocare lo sbadiglo.

Ma andiamo per ordine.
E’ il fatidico 476 a.C. L’Impero romano d’Occidente ha appena incoronato il suo nuovo imperatore – il dodicenne Romolo Augusto erede legittimo dei Cesari e figlio di Oreste – quando il generale goto Odoacre attacca la città di Roma, seminando morte e distruzione per ottenere il monopolio dell’Impero. Oreste e consorte vengono trucidati insieme a migliaia d’innocenti proprio davanti all’inviolata innocenza di Romolo Augusto, che è ben presto a sua volta catturato e rinchiuso nella fortezza di Capri come l’ultimo dei servi. Al suo fianco solo il vecchio mentore e maestro di vita Ambrosinus (Mago Merlino).
Ma vi è anche un altro uomo a vegliare sulla sua incolumità: il suo nome è Aurelio (Colin Firth), comandante della quarta legione incaricato di proteggere il giovane Augusto anche a costo della vita. Venuto a conoscenza del desiderio dell’Imperatore bizantino di dare asilo al ragazzo, Aurelio decide quindi di andare a liberarlo. Con l’aiuto di un gruppo di valorosi soldati (così smaccatamente multietnici da smascherare subito l’intento politically correct della produzione) e della misteriosa e bellissima indiana Mira, riuscirà nell’impresa, salvo trovarsi infine a fronteggiare l’inatteso tradimento dei bizantini che, scesi a patto col nemico barbaro, costringeranno il gruppo a partire alla volta della Britannia per chiedere aiuto alla nona legione: l’ultimo esercito rimasto ancora fedele a Roma e al suo imberbe imperatore.

Questa, in sintesi, la trama. Ma a fronte di una storia con tutte le carte in regola per diventare un peplum epico e avvincente (chi di noi non ha sperato per un attimo in un novello Gladiatore?), ci si ritrova alle prese con una sceneggiatura senza posta in gioco nè direzione, piena di scene d’azione che scimmiottano il wuxiapian di più bassa lega, con dei dialoghi banali e del tutto privi di ritmo. Per non dire addirittura sciatti e a volte persino inopportuni.
La regia, poi, sembra soggetta a un progressivo e inarrestabile processo d’intorpidimento intellettivo: troppe le volte in cui Doug Lefler si sofferma su dettagli inutili o sul – pur carismatico – primo piano della protagonista femminile, Mira, finendo inevitabilmente per perder di vista il ritmo della singola scena e dando l’impressione di un generalizzato calo d’attenzione che possiamo tollerare (se non addirittura giustificare, come in questo caso) nello spettatore, ma giudichiamo nefasto quando riferito al regista.
E se il risultato d’insieme non è poi così disprezzabile, il film non riesce tuttavia a trasmettere nello spettatore alcuna emozione particolare se non una certa gratitudine per il fatto che la legione del titolo sia l’ultima, e non la prima.

Titolo originale: The last legion
Nazione: U.S.A., Gran Bretagna, Francia
Anno: 2007
Genere: Avventura, Guerra
Durata: 98′
Regia: Doug Lefler
Sito ufficiale:
Cast: Ralf Moeller, Aishwarya Rai, Colin Firth, Ben Kingsley, Thomas Sangster, Peter Mullan, John Hannah, James Cosmo
Produzione: Dino De Laurentiis Company, Ingenious Film Partners, Quinta Communications, Zephyr Films Ltd.
Distribuzione: 01 Distribution
Data di uscita: 14 Settembre 2007 (cinema)