Il regista tedesco conferma le doti di buon intrattenitore col suo nuovo blockbuster cataclismatico
Lo sfruttamento delle risorse naturali e l’inquinamento selvaggio del pianeta hanno superato il livello critico. In pochi giorni l’umanità assisterà ad un mutamento climatico radicale come non succedeva da diecimila anni: una nuova glaciazione incombe sulle popolazioni dell’emisfero boreale e l’unico modo per mettersi in salvo, sarà fuggire verso sud.
Non manca nulla per completare il quadro di un classico, catastrofico popcorn movie all’ultimo spettacolare film della 20th Century Fox. Lo schema, infatti, è quello di molte altre pellicole del genere (da ‘Twister’ ad ‘Armaggeddon’ per citarne un paio): copioso uso di effetti speciali, una storia d’amore -padre/figlio e figlio/ragazza- e una serie di piccole situazioni collaterali che contribuiscono a drammatizzare la vicenda. Certo Roland Emmerich (‘Indipendence Day’ e ‘Godzilla’) conosce bene i meccanismi del pure entertainment e in questo caso li mette a frutto con sapienza e perizia, costruendo un prodotto che fa della riconoscibilità della struttura e della qualità degli effetti speciali i suoi punti di forza. Già, perché considerarlo invece un film “verde” e di origini ambientaliste pare francamente eccessivo. Probabilmente la pellicola è nata più intorno all’idea di catastrofe che come condanna degli abusi dei paesi industrializzati (Stati Uniti in primis) verso il nostro povero pianeta, ma se strada facendo è riuscita a contribuire a dar voce a quel movimento globale che cerca di aprire gli occhi al mondo sulla questione ambientale, tanto di guadagnato.
Tornado, uragani, tempeste di neve ed onde anomale sono un buon punto di partenza per offrire il massimo di spettacolarità ed emozioni passeggere ad un pubblico affamato di svago, anche se, in effetti, a qualcuno può anche scappare di domandarsi se è qualcosa del genere quello a cui stiamo andando incontro. Ed è forse proprio perché ‘The day after tomorrow’ parla con semplicità ed attraverso un linguaggio cinematografico conosciuto -o facilmente riconoscibile da tutti- degli effetti materiali che potrebbero prospettarsi, che sono nate le prime preoccupazioni in casa George W. Bush (il presidente americano ha impedito ai climatologi della NASA di parlare con la stampa delle questioni sollevate dal lungometraggio di Emmerich). Se fare un film di cassetta è uno dei modi per sensibilizzare l’opinione pubblica, ben venga. Ma forse dovremmo allora prestare maggior attenzione alle dissimulazioni messe in scena da personaggi reali, piuttosto che a fantastiche illusioni cinematografiche.
Titolo originale: The day after tomorrow
Nazione: U.S.A.
Anno: 2004
Genere: Azione, Drammatico
Regia: Roland Emmerich
Sito ufficiale: www.thedayaftertomorrow.com
Cast: Dennis Quaid, Jake Gyllenhaal, Sela Ward, Ian Holm, Emmy RossumProduzione: Roland Emmerich, Mark Gordon
Distribuzione: 20th Fox
Data di uscita: 28 Maggio 2004