“LA GIURIA” di Gary Flender

Chi sorveglia i sorveglianti?

Un processo troppo importante per essere affidato alla giustizia

Una giovane vedova decide di intentare una causa contro una ditta di armi da fuoco dopo aver perso il marito durante una strage perpetrata da un pazzo. Cause del genere non si sono mai concluse a favore delle vittime, infatti se ciò accadesse l’intera industria delle armi andrebbe in crisi. Diventa pertanto cruciale per entrambe le parti assicurarsi il verdetto della giuria: si tessono così le trame di una partita occulta per il controllo dei giurati tra l’avvocato Rohr dell’accusa e il cinico Fitch, esperto consulente ingaggiato dai proprietari dagli industriali del mercato delle armi. Ma c’è una terza parte in gioco, un infiltrato tra i giurati spinto da motivazioni particolari e che potrebbe far pendere l’ago della bilancia verso il miglior offerente…

Aldilà dell’aula di tribunale, teatro del consueto confronto tra accusa e difesa, l’attenzione si sposta sulle attività notturne, illegali, sulle strategie nascoste di chi conosce il mestiere; ed è una lotta accanita per i forti interessi in gioco perché qualunque sarà la sentenza avrà forti ripercussioni sull’intera società. Diverse sono le motivazioni dei protagonisti, c’è chi si batte per gli ideali e c’è chi è interessato al proprio profitto, i buoni e i cattivi insomma, ma non per questo presentati banalmente e anzi ben incarnati nelle figure dell’avvocato Rohr e del consulente Fitch; c’è poi chi non rivela i propri intenti fino alla fine e mette i bastoni fra le ruote di tutti. Sono molte le variabili in gioco e avere il controllo della giuria significa assicurarsi il risultato del verdetto finale. E’ per questo che i giurati vengono prima studiati, poi selezionati e infine influenzati con metodi più o meno ortodossi.

In questa contorta macchinazione la parte del leone spetta senz’altro a un Gene Hackman feroce e spavaldo, timidamente ostacolato dall’avvocato Rohr che anzi sembra coinvolto in una partita troppo grande per lui, e questo perché Fitch mette le mani dappertutto, ha potere oltre misura e dispone di vaste risorse finanziarie. Ma la giuria non è completamente addomesticabile perché c’è quella cellula impazzita che ha per nome Nicholas Easter (John Cusack), individuo più che mai ambiguo, sfuggevole e apparentemente innocuo, affiancato da una quantomai vigorosa Rachel Weisz. E la storia procede ricca di svolte e imprevisti, un po’nervosa la regia, ma efficace.

Regia: Gary Fleder;
Sceneggiatura: Brian Koppelman, David Levien, Matthew Chapman;

Interpreti: John Cusack, Rachel Weisz, Gene Hackman, Dustin Hoffman, Jeremy Piven;
Durata: 127 min. (colore);
Paese: USA;
Anno:2003.