Il deputato texano Charlie Wilson, amante del buon whiskey e un po’ donnaiolo, decide di coinvolgere il suo paese in una guerra top-secret creando un’alleanza decisamente inverosimile fra pakistani, egiziani, arabi e israeliani. Tutto questo per un solo ed unico fine: sostenere il popolo afgano che si trova a combattere un conflitto con l’Unione Sovietica sorto agli inizi degli anni Ottanta, quando cominciavano a profilarsi i prodromi di una nuova Guerra Fredda.
Charlie Wilson, dunque, è uno dei pochi e certamente rari politici che hanno a cuore le sorti di un paese come l’Afghanistan, il quale non solo combatte una guerra cara in fondo anche all’America, ma lo fa senza le risorse adeguate a poter fronteggiare le armi di distruzione di massa che, invece, l’Unione Sovietica usa senza alcuna pietà contro un popolo che giorno per giorno rimane inerme, sconvolto e ammutolito di fronte alle morti per lo più civili che dilagano a macchia d’olio all’interno del paese.
Charlie Wilson, interpretato da uno strepitoso Tom Hanks, decide di recarsi in loco, ma l’impatto con la realtà dei bambini mutilati è davvero troppo. Da quel momento ha inizio la sua battaglia personale. Wilson, incoraggiato da una sempre più affascinante Julia Roberts e dal divertentissimo agente della CIA Philip Seymour Hoffman, comincia a premere con insistenza al fine di ottenere da parte del Senato, delle adeguate sovvenzioni per garantire agli afgani la possibilità di combattere con armi in grado di sopraffare il nemico sovietico.
Contro l’occupazione russa sorge una dura resistenza sostenuta dagli Stati Uniti e perfino da paesi come l’Arabia Saudita e Israele che decidono di unire le proprie forze a patto che quest’alleanza resti segreta. Gli USA, grazie all’intervento di Wilson, contribuiscono notevolmente a finanziare i mujahedin che sono in grado di sgominare definitivamente, dopo dieci anni di sanguinosi combattimenti, i sovietici. L’America, è vero, ha concesso per questa guerra fino a un miliardo di dollari l’anno ma, come del resto si evince chiaramente dal film, non ha agito per ideali filantropici, dai quali era indotto invece il deputato Wilson, quanto piuttosto per ragioni puramente opportunistiche.
In quegli anni negli Stati Uniti vi era un clima fortemente anticomunista e una qualunque battaglia contro l’URSS, era importante vincerla. Che fossero poi gli afgani a combatterla, tanto meglio. L’America, seppur indirettamente, ha combattuto e vinto la sua guerra, tutto il resto è affare di poco conto. L’Afghanistan, infatti, è un paese rimasto fortemente sconvolto da questo conflitto, ha bisogno di nuove risorse per potersi ricostruire, per edificare scuole, ospedali e restituire una vita dignitosa ad un popolo troppo spesso ignorato.
Quando Wilson dunque si affanna nuovamente a chiedere altri aiuti, la sua istanza non viene ascoltata e l’America risolve la cosa con un disinteresse inaspettato.
Nessuno vuole aiutare questo Paese, martoriato da continui conflitti e costretto a sopportare indicibili sofferenze. Charlie Wilson, da solo, non riesce a cambiare l’atteggiamento utilitaristico degli Stati Uniti, che risuona ancora una volta come monito alle coscienze di tutti i politici del mondo.
Titolo originale: Charlie Wilson’s War
Nazione: U.S.A.
Anno: 2007
Genere: Drammatico
Durata:
Regia: Mike Nichols
Sito ufficiale: www.charliewilsonswar.net
Cast: Tom Hanks, Philip Seymour Hoffman, Julia Roberts, Om Puri, Shiri Appleby, Amy Adams, Audrey Alison, Erick Avari, Ned Beatty, Nazanin Boniadi, Kara Clem, Dorothy Macdonald, Rachel Nichols
Produzione: Good Time Charlie Productions, Universal Pictures, Playtone, Participant Productions, Relativity Media
Distribuzione: UIP
Data di uscita: 08 Febbraio 2008 (cinema)