Quando la carta stampata si trasforma in un biglietto per mondi, storie, persone e situazioni ignote, quando la passione per la lettura diventa non solamente un modo di passare il tempo in treno, in metropolitana, ma va ben oltre, quando si legge per Amore per la letteratura, per la conoscenza, per le emozioni scatenate dall’inchiostro su cellulosa, quando la lettura diventa un modus vivendi, e non un “hobby”, allora e solo allora si può apprezzare ogni singola parola di questa splendida opera.
Anne Francois ha scritto un saggio sulla bibliomania e la bibliofilia, su tutto ciò che ne consegue, sulle avventure tragicomiche ad esse legate.
I capitoli trattano uno per uno tutte le piccole situazioni che un lettore si ritrova a vivere ogni giorno. La lettrice rappresenta uno di quei libri per cui la lettura verticale dell’indice rappresenta un’ anticipazione chiara dei suoi contenuti: “Segnalibro”, “Dare in prestito”, “Prendere in prestito”, “Biblioteche pubbliche”, “Cestinare”, “Raccattare”, “Regali”, “Acquisti”, “Copertine”, “Odori”, “Musica”, “Spia”, “Fascette”, “Codici a barre”.
Con linguaggio semplice e scorrevole la scrittrice parigina al suo esordio riesce a parlare al lettore nella sua essenza più intima, ai suoi piccoli segreti peccaminosi di appassionato, alle manie che lui e solamente lui conosce, la posizione preferita, il dolore al collo di chi legge nel breve viaggio da casa al lavoro, il timore nel prestare un libro, il “bisogno” di acquistare in copia propria quel libro letto dalla biblioteca pubblica che combatte con la consapevolezza che non sarà mai come la copia intonsa della prima lettura, sarà sempre come un libro letto ma la cui copertina non è mai stata aperta, sulle cui pagine non si troveranno briciole o foglie secche, tesori preziosissimi.
Il libro creato da Anne Francois è da annoverare tra quei testi da custodire gelosamente in casa, centosettanta pagine da regalare alle persone più care che condividono questa Passione, le persone che leggendolo sorrideranno ad ogni riga, ad ogni passo, ad ogni titolo di capitolo, ritrovando se stesse e le pagine del proprio passato.
“Che mi si lascino gli occhi per leggere, le mani per voltare pagina, e le gambe per bazzicare le librerie. E , allo stesso modo, mi si lasci tutta la testa per commisurare la vastità del mio rimbambimento.”
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Anne François è nata nel 1944. Vive a Parigi dove lavora presso una casa editrice. Questo è il suo primo libro.
Anne François, La lettrice, Casa Editrice Guanda, 2000, pp. 169. Euro 9.30.
