Protagonista è, come sempre nei romanzi di Vitali, Bellano, un paesino sul lago di Como in provincia di Lecco, con suoi aneddoti e i suoi pittoreschi cittadini. Vitali conferma con questo romanzo la sua abilità nel raccontare storie, offrendo al lettore un’immagine grottesca ma in fondo vera della provincia del nord Italia.
La guardia notturna Firmato Bicicli, la notte in cui viene tentato il furto al municipio di Bellano, dorme, sbronzo per aver festeggiato il proprio compleanno all’Osteria del Ponte ingollando qualche cognacchino di troppo. Per altro anche il maresciallo Accadi, da poco arrivato dalla Sicilia, è troppo distratto dalle invitanti forme della modista Anna Montani per seguire con cura le indagini. Di qui nascono malintesi, tresche e misteri, una vera e propria commedia all’italiana fatta di inseguimenti tra guardie e ladri, appostamenti in vicoli oscuri, convegni amorosi clandestini e birbonate a carico dell’ingenuo del paese.
Vitali si ripete. Sempre abile, scorrevole, divertente, si fa leggere tutto d’un fiato, ma non propone niente di nuovo. Chi già conosce questo autore, ritroverà la stessa atmosfera, gli stessi intrecci ed equivoci, la medesima girandola di piccoli scandali di paese e inverosimili nomi buffi (Eugenio Pochezza, Austera e Gerbera Petracchi, Romeo Gargassa, Eraldo Pozzi detto il Picchio,…).
La modista racconta con incalzante ironia le improbabili avventure di ladruncoli, donne di facili costumi e autorità locali. Non mancano i concorsi per candidato unico, le piccole strategie politiche, la farmacista senza laurea, la vedova in cerca di marito e i gigolò di basso bordo. Il punto di vista è decisamente maschile, semplice, schietto, a volte anche un po’ volgare e senza grandi introspezioni psicologiche. I personaggi sono delle vere e proprie caricature e la narrazione scorre leggera tra colpi di scena da commedia greca e deus ex machina che rovesciano situazioni, che a volte sono al limite del paradosso, ma sempre godibilissime.
Andrea Vitali sta quasi creando un genere a sé: il romanzo d’ambiente della provincia del nord Italia del periodo post-facista. La prospettiva non è certo quella di un Andrea Camilleri del nord, anzi, Vitali la rovescia e si diverte a ridere dei personaggi-macchietta dei suoi racconti. Non si prende troppo sul serio e non aspira né a thriller né a immortali epopee. Semplicemente la sua penna scorre irrefrenabile raccontando storie con una facilità ed un compiacimento che coinvolgono il lettore, che non riesce a staccare gli occhi – e sembra quasi gli orecchi – da queste così avvincenti storie da filò, proprio come un tempo, la sera, attorno al fuoco.
A. Vitali, La modista, Garzanti, marzo 2008, pag.385, € 16,60.