Venezia 67 – Concorso
Che succede a Gianni Dubois, regista cinquantenne da cinque anni in crisi creativa? Succede che il produttore lo tormenta per fargli dirigere una storia con una giovane emergente star della televisione. Ma l’idea non c’è, e in più un guasto idraulico nel suo appartamento in Toscana provoca danni pressoché irreparabili ad un affresco del Cinquecento. Per evitare una denuncia e una figuraccia non resta che accettare la stravagante proposta della sindachessa e dell’assessore del piccolo paesino: mettere in scena la rappresentazione della Passione di Gesù del Venerdì Santo. Una settimana “incubo” in un paesino della Toscana, happy end, risate e un po’ di malinconia.
La nuova commedia di Carlo Mazzacurati è come un buon bicchiere di vino: da assaporare con calma, cercandone i pregi.
La storia de La Passione, presentata in concorso a Venezia 67, non è certamente nuova: regista in crisi creativa, produttore carogna, starletta-incubo da far lavorare, solitudine. Qui però il registro è quello della commedia gradevole, divertente e senza eccessive pretese, che descrive una crisi esistenziale attraverso il filtro dell’ironia e cattura con facilità la simpatia dello spettatore: chi mai non si è trovato in un momento di difficoltà – personale o professionale – in apparenza senza sbocco?
La rappresentazione della Passione di Gesù racconta metaforicamente la caduta e la resurrezione del regista Gianni Dubois, interpretato da Silvio Orlando, vittima di una concatenazione di sfortune, che con l’aiuto del buffo, ma saggio e sensibile Ramiro – Giuseppe Battiston in gran forma nella parte – riuscirà, malgrado una serie di ostacoli, a mettere in scena una commovente Via Crucis.
Intorno ai due attori principali ruotano una serie di personaggi teneri e spassosi: la implacabile sindachessa Stefania Sandrelli che intrattiene rapporti non proprio istituzionali con l’assessore Marco Messeri, il vanesio giornalista weather-man Corrado Guzzanti, la deliziosa barista Kasia Smutniak, la neo-diva Cristiana Capotondi, la teutonica padrona della pensione Maria Paiato. Tutti si muovono tra le viuzze del paesino toscano emblema di quella provincia italiana in cui tutti si conoscono e tutto sembra immobile nel tempo: lo scenario perfetto per costruire situazioni comiche che si susseguono senza mai scivolare nella semplice battuta fine a se stessa, costruendo un affresco esilarante.
Dopo le risate e il divertimento resta un retrogusto leggermente malinconico: perché Mazzacurati riesce anche a farci riflettere sulla contemporaneità, su un mondo in cui l’apparire e la ricerca di compiacere contano più di cio che si è. E farlo facendoci sorridere e non morire di noia è sicuramente il pregio più grande di questo film.
Titolo originale: La passione
Nazione: Italia
Anno: 2010
Genere: Commedia
Durata: 106′
Regia: Carlo Mazzacurati
Cast: Silvio Orlando, Giuseppe Battiston, Corrado Guzzanti, Cristiana Capotondi, Stefania Sandrelli, Kasia Smutniak
Produzione: Fandango, Rai Cinema
Distribuzione: 01 Distribution
Data di uscita: Venezia 2010; 24 Settembre 2010 (cinema)