“LA PIOGGIA PRIMA CHE CADA” DI JONATHAN COE

Cronaca familiare

Jonathan Coe in, “La pioggia prima che cada” presenta la storia, tutta al femminile, di una famiglia apparentemente a-normale, fuori da ogni convenzione; dalle avventure della II guerra mondiale ai piccoli problemi quotidiani delle pronipoti di zia Rosamond

Proprio la zia è protagonista del romanzo, racconta tramite nastri da lei registrati, come forma di testamento, gli intrecci della sua complessa famiglia. Rosamond è morta sola, nella casa dove aveva vissuto per molti anni con la sua compagna Ruth, nello Shropshire; malata da tempo di cuore aveva iniziato a raccontare alla sua pronipote non vedente, Imogen, la sua storia, attraverso la descrizione dettagliata di 20 fotografie, il racconto di 20 episodi della sua vita. Sarà la dottoressa che la curava a trovarla esanime seduta sulla sua poltrona con un microfono, dei nastri e in sottofondo “Bailero” le canzoni dell’Auvergne, colonna sonora di momenti fondamentali della sua esistenza.

Gill, figlia di sua sorella Sylvia, si dovrà occupare di recapitare a Imogen i nastri. La nipote aveva visto la destinataria di quelle cassette una sola volta, forse a casa della zia per la festa dei suoi 50 anni e da allora non aveva più avuto notizie di quella bambina, ormai affidata a una famiglia adottiva. Dopo alcune vane ricerche, Gill, insieme alle due figlie Catharine ed Elizabeth, decide di ascoltare le registrazioni scoprendo il mondo affascinante e sorprendente della zia Rosamond.
Le prime foto descritte, con minuzia di particolari, riguardano la sua infanzia, la guerra, il periodo trascorso a Warden Farm, la fattoria degli zii Owen e Ivy, «posto misterioso ed eccitante». Ma, soprattutto, accompagna il lettore-Gill nel percorso tortuoso del suo rapporto con sua cugina Beatrix. Dal primo incontro nel 1941, ai suoi matrimoni sbagliati, prima con Roger, poi l’avventura con Jack e il suo carrozzone da zingari, infine il buon Charles; Rosamond racconta tutto di Bea e protagonista di ogni sua parola è l’odio-.amore nei confronti della cugina. Per molti anni Rosamond aveva avuto come missione quella di salvare Thea, figlia, mai voluta, della lunatica e instabile Beatrix, incapace di bene materno; aveva cercato di assicurare alla bambina un po’ di affetto cercando di trascorrere più tempo possibile con lei per far sì «che non fosse completamente privata di amore e di attenzioni». Thea sarà sempre per la zia una delle persone più importanti, insieme a Rebecca suo grande amore.

Gill scopre, nell’ultimo nastro, il segreto della zia, la sua volontà di morire, di ritrovare la serenità, una lettera da parte di Thea la sconvolge ulteriormente Imogen è morta…Gill cerca il significato di tutto, il filo che arriva fino a lei, ma nessun disegno del destino le appare chiaro e così le sembra di aver vissuto un sogno, «una cosa impossibile: coma la pioggia prima che cada».

Questa storia coinvolgente e intrigante viene narrata dall’autore con un lessico familiare che giunge, però, a momenti di vera poesia, interessante la struttura in certo modo diaristica che permette una lettura semplice e particolarmente gradevole.

Jonathan Coe, La pioggia prima che cada, Milano, Feltrinelli, 2007, pp.222, € 16.00.