“LA PROSIVENDOLA” DI Daniel Pennac

Meglio indossare le vesti di un capro espiatorio o di un famoso scrittore?

La saga del capro espiatorio continua a ruotare intorno all’inesorabile coinvolgimento del protagonista in casi polizieschi, ma anche intorno ad un’appassionante storia d’amore tra Benjamin e Julie.

La famiglia Malaussène è sempre più numerosa, come gli intrighi nei quali si trova inspiegabilmente coinvolta.
Questa volta è Clara, l’appassionata fotografa dei dettagli della realtà quotidiana, ad innamorarsi e a decidere di sposare Sant’Inverno, anziano direttore di un carcere molto particolare, dove sono accolti i delinquenti più creativi ai quali è concesso manifestare apertamente le proprie abilità artistiche.
Benjamin è scosso dall’intenzione della sorella perché è possessivo, non condivide la differenza di età e avverte nell’aria un nuovo ciclone che si abbatterà sulla sua vita da capro espiatorio. Naturalmente la sua intuizione è esatta perché il delitto è subito servito: Sant’Inverno viene assassinato il giorno delle nozze, lasciando Clara disperata e incinta.
Il desiderio di consolare la sorella e di sostenere la famiglia spingono il protagonista ad accettare un ignobile lavoro: indossare i panni di un rinomato autore rimasto sempre anonimo e intenzionato a non far conoscere la sua identità, J.L.B.

Questa volta Benjamin non se la cava solo con interrogatori della polizia e coinvolgimenti vari, ma è vittima di un attentato che lo induce in un duraturo stato di coma. L’improvvisa e inspiegabile morte cerebrale, quantunque Therese si ostini a dire che il fratello morirà a novantatré anni, porta la tribù nel completo disorientamento e spinge Julie ad indagare per scoprire l’assassino dell’amato.
In questo romanzo l’autore delinea in maniera dettagliata il carattere della regina Zabo, tirannica direttrice e geniale “prosivendola” della casa editrice Taglione, soffermandosi non solo sul suo aspetto fisico ma anche sul suo passato e sulla sua passione letteraria.
La Prosivendola deve essere letta attentamente perché anche il più piccolo elemento, con lo sviluppo della vicenda, si rivela un importante indizio; inoltre numerosi sono i richiami a situazioni e personaggi dei romanzi precedenti.
La saga del capro espiatorio mantiene anche in quest’ opera la sua originalità, sia nel racconto ricco di magia, sorprese e personaggi, sia nell’ inconfondibile ritmo di narrazione, coinvolgente e talvolta frammentario e surreale.
Daniel Pennac non finirà mai di stupire per la fantasia e per l’abilità nel descrivere situazioni così irreali insieme a valori così autentici, tessendo una trama appassionante che porta il lettore a divorare velocemente l’ennesima storia della tribù Malaussène.

Daniel Pennac, La prosivendola, Milano, Universale Economica Feltrinelli, 2005, 304 pagine, 7 €.