“LA RONDINE” DI Giacomo Puccini

Una rondine senza meta

Inaugura la stagione del Teatro veneziano un’insolita rappresentazione in omaggio al centocinquantenario della nascita del maestro toscano.

Va resa giustizia alla scelta del Teatro La Fenice di voler aprire con un’opera tanto inconsueta, quanto drammaturgicamente limitata.
Per affrontare lo spinoso allestimento i vertici hanno pensato, in coproduzione con il Teatro Verdi di Trieste, di affidare la regia a uno dei massimi esponenti della regia lirica contemporanea, l’inglese Graham Vick, ed è stata una scelta particolarmente saggia.

La grandezza di quest’opera non si vede sul palcoscenico. Essa è forse uno dei massimi esempi di stile del suo tempo, l’inizio del Novecento e di massima sublimazione del suo compositore. Riconosciamo tutto Puccini con il suo personale procedimento compositivo di sgretolamento di grandi arcate melodiche in piccoli frammenti, in cui ognuno fa storia a sé e al contempo regge l’intero incastro.

Drammaturgicamente l’opera, pur richiamandosi ad echi noti, quali La Traviata e Die Fledermaus, non ha quel carattere che afferra, ed anzi, soprattutto il terzo atto, fatica a reggersi in piedi, con un finale narrativamente del tutto privo di coerenza anche con schemi passati.

Graham Vick, quindi, tende ad assecondare per quanto può il libretto, risolvendo il finale nel modo più inosservato possibile. Le scene di Peter J. Davison sono piuttosto belle nel rievocare un raffinato ambiente borghese nel primo atto, una balera all’aria aperta nel secondo e una spiaggia della Costa Azzurra nell’ultimo. Parimente belli i costumi alla moda degli anni ‘50 di Sue Wilmington.

Carlo Rizzi dirige piuttosto bene, pur assecondato da un orchestra non sempre corrispondente al suo gesto. Gli interpreti, tutti adeguati ai ruoli, sono capeggiati da Fiorenza Cedolins che rende una Magda limpida e luminosa tanto musicalmente quanto scenicamente.

La Rondine, commedia lirica in tre atti – libretto di Giuseppe Adami, musica di Giacomo Puccini, prima rappresentazione: Montecarlo 27 marzo 1917 – Direttore: Carlo Rizzi – Regia: Graham Vick – Scene: Peter J. Davison – Costumi: Sue Wilmington – Luci: Peter Kaczorowski – Coreografie: Ron Howell – Interpreti: Magda: Fiorenza Cedolins – Lisette: Sandra Pastrana – Rambaldo: Stefano Antonucci – Ruggero: Fernando Portari – Prunier: Emanuele Giannino
durata dello spettacolo: 2h 30 min (compresi 2 intervalli)
www.teatrolafenice.it