“LA TERZA MADRE” di Dario Argento

Il cerchio di sangue si chiude

Mater Lacrimarum, la più bella e la più crudele delle tre entità maligne, risiede a Roma. Le altre due divinità infere sue sorelle sono già state eliminate tanti anni fa. Ora Sara, restauratrice del museo di arte antica, deve trovare l’ultima dimora maledetta, e combattere la sua sanguinaria inquilina.

Argento chiude finalmente la trilogia iniziata con Suspiria (1977) e proseguita con Inferno (1980), presentando La terza madre, il tanto atteso capitolo romano. Il plot dell’opera è simile a quello dei due film precedenti: una ragazza si trova, suo malgrado, al centro di una terrificante congiura di morte ordita dalle streghe.
Dario Argento, dopo le ultime opere di scarso valore (Il fantasma dell’Opera, Il Cartaio)torna all’horror soprannaturale che l’ha reso famoso in tutto il mondo. Si nota però che i tempi sono cambiati, perchè La terza Madre presenta innegabili tocchi da maestro, ma anche grandi cadute di stile. Il film è prima di tutto, per usare le parole dello stesso regista, “il più gore che abbia mai girato”: e questo, in effetti, è il maggior pregio della pellicola. L’omicidio iniziale (la cui vittima è Corallina Castaldi Tassoni, piccola stellina dell’horror nostrano già massacrata da Argento in Opera) è davvero da manuale, e supera in efferatezza il violentissimo assassinio di Eva Axen che apriva Suspiria. Seguono altre terrificanti sequenze di sangue, malsane e terribilmente realistiche. Occhi cavati, teste spiaccicate, bambini sventrati e mangiati popolano le immagini sulle quali si sostiene tutto il film. Attorno a queste scelte di chiaro gusto anni ’70 però non appaiono le altre particolarità che hanno fatto di Argento un maestro dell’horror fiabesco. Gli omicidi non sono più preannunciati con grandi, imprevedibili e angoscianti movimenti di macchina, le luci non sono più antirealistiche e “simboliche”, la suspense non regge. In compenso, ma questo non è necessariamente un pregio, arriva anche nella trilogia delle madri l’uso dell’effetto digitale. L’apparizione di Daria Nicolodi come fantasma di omerica memoria, le porte che si deformano sotto l’azione dei demoni, Asia Argento che diventa invisibile sono trovate nuove, per quanto piuttosto discutibili. L’effetto speciale computerizzato convive inoltre con altre realizzazioni artigianali, alcune di alto livello, altre di una povertà paurosa (una sequenza, che dovrebbe essere poetica e angosciante, in cui una madre invasata uccide il suo bebè lanciandolo da un ponte sul Tevere, diventa ridicola perchè è chiarissima la sostituzione del bambino con un bambolotto di poco costo, il quale nel volo perde perfino un piede).

Del buon Argento di una volta rimangono le invenzioni visive indipendenti alla narrazione. Mentre quest’ultima è danneggiata da sequenze come quella di un inutile flashback a fumetti, i richiami alchemici ed artistici sono di grande cultura e impatto: una scimmia onnipresente che ricorda da vicino il mostro che opprime la giovane donna raffigurata nell’Incubo di Fussli, o alcuni tableaux vivant che ricalcano i dannati del Giardino delle Delizie o dell’Inferno musicale di Bosch. Si notano infine i tocchi di “vita nel cinema” che Argento (dopo la foto di Marilù Tolo gettata nel cestino in Profondo Rosso) inserisce anche in questo film (le foto d’infanzia di Asia Argento sono vere, perchè Daria Nicolodi è sua madre anche nella realtà).

Nonostante i molti difetti (dovuti alla delusione che si prova quando un grande regista non è più all’altezza delle aspettative), La terza Madre rimane comunque un film da vedere per chi ha amato gli altri due capitoli, e una tappa obbligata per chi chiede ancora al genere horror di essere disturbante e disgustoso. Ma non ci si deve aspettare la grande eleganza che aveva caratterizzato Suspiria e Inferno. Perchè, come è successo alle streghe che si vedono ne La terza Madre (sempre nude e tutte siliconate), anche l’esoterismo argentiano si è alquanto involgarito.

Titolo originale: La Terza Madre
Nazione: Italia
Anno: 2007
Genere: Horror
Durata:
Regia: Dario Argento
Sito ufficiale: www.laterzamadre.net
Cast: Asia Argento, Udo Kier, Robert Madison, Clive Riche, Coralina Cataldi Tassoni, Moran Atias, Tommaso Banfi, Valeria Cavalli
Produzione: Medusa Produzione, Opera Film
Distribuzione: Medusa
Data di uscita: Roma 2007
31 Ottobre 2007 (cinema)