Si è aperta a Sacile sabato 8 ottobre la XXIV edizione delle Giornate del cinema Muto. Nonostante il nuovo Teatro Verdi di Pordenone abbia aperto, come previsto nel maggio scorso, e già funzioni come sala per spettacoli musicali e teatrali, non è stato possibile far tornare Le Giornate del Cinema Muto nel luogo in cui sono nate in quanto, come si legge nella nota introduttiva del festival, “sarebbe stato impossibile garantire agli oltre settecento ospiti adeguate condizioni di visibilità durante le proiezioni cinematografiche”.
L’organizzazione del festival è comunque riuscita a portare al pubblico pordenonese un assaggio dell’ormai prossimo “ritorno a casa” offrendo alcuni spettacoli speciali: un evento di pre-apertura, “Au Bonheur des Dames”, con Gabriel Thibaudeau che dirige l’Octuor de France nell’esecuzione della partitura da lui scritta, un evento di post-chiusura, in occasione del centenario della nascita di Greta Garbo, ovvero “Flesh and the Devil” con un accompagnamento per pianoforte appositamente preparato da Stephen Horn, e infine due matiné per le scuole.
Le Giornate 2005 propongono un programma assolutamente ricco. Riveste notevole importanza la retrospettiva dedicata al cinema muto giapponese, che oltre a commemorare il centenario della nascita di Mikio Naruse e il centodecimo anniversario della Shochiku (con la Pathé e la Gaumont, la più antica delle società cinematografiche ancora attive), può essere considerata un omaggio al lavoro del National Film Center di Tokyo, in quanto grazie all’attività di recupero e restauro del National film Center, quest’epoca straordinariamente creativa del cinema, prima e dopo il catastrofico terremoto di Tokyo del 1923, ha finalmente rivisto la luce.
Invece la retrospettiva dedicata all’opera di André Antoine punta a dare il giusto rilievo al contributo apportato al cinema francese da questo grande innovatore teatrale, che era vicino ai sessant’anni quando realizzò il primo film. Tre pellicole della rassegna Antoine potranno essere viste con gli accompagnamenti musicali eseguiti dall’Octuor de France. “Crainquebille” è stato lo spettacolo inaugurale a Sacile, in cui si è potuto ascoltare la partitura composta appositamente da Antonio Coppola, mentre la musica scritta nel 1984 da Raymond Alessandrini per “L’Hirondelle et la Mésange” chiuderà la ventiquattresima edizione del festival il 15 ottobre.
Saranno invece due pellicole a rendere omaggio alla scrittrice romantica Elinor Glyn: il riscoperto e restaurato “Beyond the Rocks” e la versione ungherese di “Three Weeks”. Tra le sezioni tradizionali del festival, il progetto Griffith raggiunge la sua nona edizione, con i lungometraggi come “Intolerance”, “Hearts of the World” e “Broken Blossoms”, mentre saranno otto cartoni animati a segnare l’ultima apparizione a Sacile di “Jerry the Troublesome Tyke”. Sarà possibile inoltre tornare a vedere Diana Serra Cary nei panni di Baby Peggy e continuare a scoprire il nuovo cinema muto con i “Muti del XXI secolo”.
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