E’ piuttosto radicato il pregiudizio secondo cui gli autori italiani non sarebbero in grado di tener testa ai più quotati scrittori anglosassoni di genere fantascientifico. A suon di pagine (ben 650) Le Lacrime della Terra, l’imponente opera d’esordio di Dario Carraturo, si scaglia verso questa barriera, cercando di offrire un esempio di buona quanto di italianissima fantascienza
Ancor più che corale il testo, complesso e corposo, intreccia mondi e generi, mutuando i regimi narrativi del romanzo d’avventura, dei manga, mescolando la sottocultura cyber alla storia d’Oriente.
Quattro le linee narrative principali: nella prima, a cui fa riferimento il titolo, i protagonisti sono i mutanti, rinchiusi in soffocanti campi di concentramento ed a caccia di riscatto e di un rifugio celato nelle profondità di un deserto radioattivo. Ancora, un pirata e la sua guerra privata con il governatore di Marte, il mondo elettronico degli avatar, forme di vita stanche della loro origine virtuale, sino ai giochi di potere e di vendetta all’interno del più potente impero economico terrestre, comandato con spietata determinazione da Tokugawa Ieyasu.
L’affollata, e fin troppo intricata (pseudo)umanità popola un futuribile universo familiare e sconosciuto al tempo stesso, in cui non troppo celato è l’omaggio a Blade Runner ed ad altri capisaldi del genere. Protagonisti vivi e credibili personificano tre nuclei tematici fondamentali: la fuga, nel senso letterale ed esistenziale, la vendetta ed infine il concetto di identità, come obiettivo da raggiungere o come elemento di conflitto tra “popolazioni”.
L’autore dimostra di padroneggiare sapientemente la tecnica narrativa di costruzione di una vera e propria saga, cara alla tradizione sia letteraria che cinematografica del genere. Il frutto di una così difficile sfida è dunque un testo ricco e denso, in grado di offrire quella buona fantascienza che da sempre, nell’illusione di ipotizzare il futuro, si fa finestra sull’oscurità del presente, sulle paure, sulle ansie, lacrime e conflitti.
D. Caprin, Le lacrime della terra, Tilapia Editori, 2007