“LES PECHEURS DE PERLES” DI GEORGES BIZET

Il misterioso Oriente dei Pescatori. Al teatro Malibran una bellissima edizione dell’opera di Bizet

Composta a soli ventisei anni quest’opera, che per la prima volta fu rappresentata al Théâtre Lyrique di Parigi non riscosse molto successo, anzi si perse via via nel tempo. Il pubblico lirico può ricordarla perché il grande tenore Beniamino Gigli incise, in italiano, la celebre aria del tenore “Mi par d’udire ancora”. L’opera inoltre fu spesso rimaneggiata e non esiste un unico finale.

In questo allestimento, di comune accordo, Marcello Viotti e Pierluigi Pizzi hanno deciso di rifarsi alla versione più attendibile filologicamente: Zurga infatti, dopo aver ammesso di aver incendiato il villaggio aiuta a fuggire i due amanti, ma della sua sorte non se ne saprà più nulla.

Lo spettacolo proposto da Pierluigi Pizzi è molto valido a cominciare dall’ambientazione esotica, una Ceylon astratta e misteriosa, con un tempio che fa da sfondo per quasi tutta l’opera, i costumi sono belli, ma sono le danze che accompagnano la vicenda ad essere sublimi, merito soprattutto di Gheorghe Iancu, coreografo e ballerino, che ha saputo unire esotismo, sensualità a un linguaggio moderno che va quasi contro il danzante naturale che emerge dalla musica di Bizet.

Annick Massis, Leila, si pone al di sopra di tutti con una sensibilità e una scioltezza di canto eccelsa. Al debutto nel personaggio di Leila, sa cogliere tutte le sfumature e la drammaticità, come se il personaggio fosse già stato proprio da molto tempo. Nulla da rimproverare neanche a Luca Grassi, ottimo Zurga, e imputiamo più che altro alla giovane età e inesperienza qualche tentennamento al tenore giapponese Yasuharu Nakajima.

Marcello Viotti dà un’ulteriore prova di bravura. Anch’egli è al debutto con quest’opera, ma, essendo direttore furbo e di esperienza, è come se già la conoscesse. E ciò dimostra che i vertici del teatro la Fenice hanno fatto una felicissima scelta a puntare proprio su questo grande direttore poco conosciuto in Italia, ma molto amato all’estero, per gli anni futuri alla giuda del teatro.
Scroscianti e prolungati gli applausi, a nostro giudizio meritatissimi.

LES PÊCHEURS DE PERLES (I pescatori di perle) – opéra lyrique in tre atti; Libretto di Eugène Cormon e Michel Carré; Musica di Georges Bizet