DAL NOSTRO INVIATO NEGLI STATI UNITI – Una famiglia al capolinea alle prese con un viaggio che cambierà la vita a tutti. La commedia rivelazione dell’anno, grande successo negli Stati Uniti, acclamata al Sundance e vincitrice del Sydney Film Festival.
La piccola Olive viene selezionata per partecipare a Little Miss Sunshine, un concorso di bellezza per bambine. L’intera famiglia, controvoglia, si mette quindi in viaggio per la California a bordo di una camionetta gialla ormai agli ultimi istanti di vita. Il viaggio non sarà facile: il padre Richard è un teorico del successo che vuole che ognuno risulti vincente nella vita, ha rapporti tesi con la moglie Sheryl, soggetta a nevrosi; Dwayne, il fratello di Olive, è un adolescente ribelle ossessionato da Nietzsche che ha fatto voto di silenzio col mondo; con loro partono anche Frank, fratello di Sheryl, studioso di Proust reduce da un tentato suicidio per una storia d’amore gay non riuscita, e il padre di Frank, nonno sboccato e cocainomane che tuttavia è il più convinto a sostenere Olive nel suo sogno. Il viaggio farà emergere ogni contrasto sopito e si rivelerà un’avventura che aprirà gli occhi a tutta la famiglia.
Una sola parola: straordinario. La pellicola opera prima della coppia Dayton-Faris, marito e moglie che vengono dal mondo della pubblicità, del videoclip e dei documentari, è la vera rivelazione della stagione cinematografica d’oltreoceano – con uno strepitoso successo di critica e al botteghino (connubio di traguardi spesso arduo da raggiungere). L’intero film sembra baciato dalla fortuna, tutto funziona perfettamente come un meccanismo infallibile: ogni battuta, ogni inquadratura, ogni scena – non una parola o un’immagine sono fuori posto.
Il cast è scintillante, la regia non sbaglia un colpo ed è davvero autoriale, non semplice routine di servizio, la sceneggiatura di Michael Arndt (anche questa opera prima) è esplosiva, il pilastro d’acciaio che regge tutto l’insieme. La dimostrazione di come una major che si apre al cinema indipendente possa dar frutto a qualcosa di irripetibile – il film è prodotto dalla Fox Searchlight, il ramo indipendente della 20th Century Fox.
Ce ne fossero di film come questo, capaci di entusiasmare il critico e l’uomo qualunque, di far ridere e piangere, distrarre e pensare, senza nemmeno una piccola concessione al politically correct. Un’opera sincera, diretta, coraggiosa nell’affrontare la società americana mettendo alla berlina i lati più ridicoli e distruttivi, ma che allo stesso tempo non si concede una sola goccia di pessimismo. Sembra quasi che l’intera vita scorra nel film, un lungo viaggio attraverso le proprie debolezze, le proprie frustrazioni quotidiane, dove forse ogni domanda troverà una risposta. Un’opera liberatoria, come il dialogo in riva al mare fra Dwayne e lo zio, o il ballo scatenato con il quale si chiude il film, alla faccia del successo e dell’autorealizzazione, perché l’unica cosa che conta veramente è vivere, autenticamente, fino in fondo.
Come il camioncino arrancante che accompagna i protagonisti per tutto il viaggio, la vita scorre senza mai fermarsi, maldestra, spingendola con forza, e quando si è a bordo l’unica cosa da fare è correre, senza sosta: una metafora semplice se vogliamo, ma infinitamente poetica.
Forse il film può essere definito con un aggettivo difficile da usare per chi pondera ogni opera con estremo scrupolo e senso critico: ma ogni tanto lo si deve ammettere, talvolta quel grande schermo ci regala qualcosa che va molto vicino alla perfezione. Imperdibile.
Titolo originale: Little Miss Sunshine
Nazione: U.S.A.Anno: 2006
Genere: Commedia
Durata: 101′
Regia: Jonathan Dayton, Valerie Faris
Sito ufficiale:Cast: Steve Carell, Toni Collette, Greg Kinnear, Alissa Anderegg, Alan Arkin, Cassandra Ashe, Abigail Breslin, Paul Dano
Produzione: Big Beach Films, Third Gear Productions LLC, Deep River Productions, Bona Fide Productions
Distribuzione: 20th Century Fox
Data di uscita: 22 Settembre 2006 (cinema)