“LOU REED. NEW YORK”

New York, luogo in cui accadono tante delle storie che Lou Reed ci racconta nelle sue canzoni, si materializza in 30 pannelli fotografici. …Standing on the edge of the river with a box in hand trying to catch the lightning bolt of time suggerisce il manifesto nella hall del Pan. Lou Reed tra le mani invece del microfono regge la macchina fotografica e guarda la sua città attraverso il mirino, o meglio attraverso lo schermo lcd.

Le immagini infatti sono un trionfo del digitale come in Every night a different sunset un pannello composto da diciotto fotogrammi stessa inquadratura, stesso skyline, un panorama della città, con luci diverse alcune naturali altre artificiali, costruite. Stampe digitali su carta Fine Art. Lou Reed non rimpiange le pellicole anzi ritiene che le possibilità del digitale siano infinite.

L’attenzione di Lou Reed cade sull’aria e la luce, la linea degli edifici e lo skyline. Forse ci aspettavamo di vedere Sandy, sweet Jane, il pusher di waiting for my man, Sugar Plum Fairy, Holly e il piccolo Joe walk on the wild side invece presenza umana nulla solo in uno scatto c’è Laurie Anderson, l’unico nel mezzo della città, una delle inquadrature più belle, tutti gli altri guardano in alto o da lontano al di là dell’Hudson. Ed un autoritratto, con dettaglio degli occhi, ma non fa parte della ricerca – gli elementi che avvolgono la sua città-, funziona da firma con quell’aria eterea e statuaria che è riuscito a rendere. Grande attenzione alle forme create dalla luce e a quello che sembrano, in maniera semplice e naturale senza grosse pretese. Fa sorridere e incuriosisce, come le luci della città che alterate, dilatate, dai tempi lunghi di scatto, sembrano delle note musicali…il titolo? Semplice, notes e così per pisces, pesciolini piscadelici che si librano nell’aria newyorkese. Un po’ più concettuale finger of god, una nuvola a forma di mano che forse cerca di acchiappare un elicottero e dato che un elicottero è il soggetto di un altro scatto intitolato war, può far pensare…

L’allestimento della mostra è di Guido Harari e del gallerista Fabio Ianniello, l’organizzazione è di Davide de Blasio – Tramontano Arte – che ha portato a Napoli anche la mostra fotografica di Timoty Greenfield-Saunders. Durante l’inaugurazione Lou Reed ha generosamente autografato il bel catalogo che per l’occasione è stato venduto con una custodia di cuoio. Le trenta fotografie sono una selezione delle cinquantacinque che recentemente sono state esposte alla Hermes Gallery e alla Steven Kasher di New York. La prossima tappa della mostra è Roma nell’ambito di FotoGrafia – Festival internazionale di fotografia che si terrà da aprile a maggio.

“LOU REED. NEW YORK”
Dal 10 marzo al 9 aprile 2006
PAN-palazzo delle arti Napoli- Palazzo Roccella,
Via dei Mille 60 – 80121 Napoli
+39 0817958605 (info), +39 0817958608 (fax)
info@palazzoartinapoli.net, www.palazzoartinapoli.net
Orario: da lunedi a sabato ore 9.30-19.30
domenica e festivi ore 9.30-14.30; la biglietteria chiude un’ora prima. Martedi chiuso
Vernissage: 10 marzo 2006. ore 18,30