“La Bestia nel Cuore” di Cristina Comencini

Incesto, cecità, tradimenti e senso della vita: troppo per un film!

Concorso
Sabina (Giovanna Mezzogiorno) fa un brutto sogno che mette in discussione la sua vita di donna, ridisegnandone i confini. Corre indietro, alla ricerca di un passato rimosso o semplicemente dimenticato. Suo marito Franco (Alessio Boni) è un attore in crisi che recita in fiction televisive. Il nuovo film della Comencini mette in scena la caducità dei rapporti umani, le problematiche dell’abbandono e della violenza. Timida l’accoglienza della critica.

E’ più facile trovare ciò che siamo in una sacchetto della spazzatura perché è lì che buttiamo tutto ciò che vogliamo nascondere. Un sogno ossessiona la protagonista (Giovanna Mezzogiorno) che cerca conforto – e risposte – nel fratello Daniele (Luigi Lo Cascio). La tranquillità della routine famigliare, l’amore paterno, nascondono, invece, una doppia anima. La scoperta della verità coinciderà con i nove mesi di gestazione, l’attesa di un figlio come tratto salvifico dell’esistenza.

L’errore in cui cade la Comencini è forse il pretendere troppo da un mezzo che non maneggia alla perfezione.
La bella carrellata iniziale (un omaggio al cinema e a cinecittà, dove primeggia la gigantografia di Pasolini e di Luigi Comencini, padre di Cristina) si trasforma in una fotografia da fiction televisiva, con riprese ripetitive e inquadrature poco ricercate. Decisamente poco equilibrata la narrazione. Troppi temi importanti affrontati in modo superficiale rischiano di allentare la presa sullo spettatore e di diventare banali. Le violenze sui figli sfociano in una riflessione universale sostenuta da una scarna sceneggiatura. La feroce critica alle fiction televisive e alla bassa qualità della televisione, si risolve in un siparietto comico che nulla aggiunge al già visto. Poi, in più, il tema della cecità (una Stefania Rocca inedita) e dell’omosessualità femminile.
Davvero troppo per un film di centoventi minuti.

Un buon film, in fondo, il secondo italiano in Concorso a questo Festival. La Comencini torna alla regia sceneggiando il proprio libro, che però palesa una mancanza. Il desiderio (o il coraggio) di concentrarsi su un tema, evitando inutili dispersioni. Splendida la parte della Mezzogiorno (provata da un passato oscuro che d’improvviso le svela una terribile verità: gli abusi paterni) che dimostra ancora una volta la sua dimestichezza con ruoli drammatici che le si attagliano alla perfezione. Divertenti, tenere e necessarie le interpretazioni di Angela Finocchiaro (una moglie abbandonata) e di Giuseppe Battiston, eccezionali nel riportare sullo schermo la vena comica della regista. Forse, l’unica in grado di tirare su il morale ad un film non proprio riuscito.

La bestia nel cuore
Titolo originale: La bestia nel cuore
Nazione: Italia
Anno: 2005
Genere: Drammatico
Durata: 120′
Regia: Cristina Comencini
Sito ufficiale:

Cast: Giovanna Mezzogiorno, Alessio Boni, Giuseppe Battiston, Angela Finocchiaro, Francesca Inaudi, Roberto Infascelli
Produzione: Marco Chimenz, Giovanni Stabilini, Riccardo Tozzi
Distribuzione: 01 Distribution
Data di uscita: Venezia 2005
09 Settembre 2005 (cinema)