“La Folie Almayer” di Chantal Akerman

Dolore di un padre, follia di un uomo

Liberamente ispirato all’omonimo primo romanzo di Joseph Conrad, La Folie Almayer è il nuovo drammatico film di Chantal Akerman, presentato nella sezione Fuori Concorso della 68. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

La sceneggiatura scritta dalla regista si distacca dalla trama del libro e si concentra maggiormente sul travagliato rapporto tra il protagonista Almayer (Stanislas Merhar) e la figlia Nina (Aurora Marion). Almayer è infatti un uomo di origini europee, che ora abita lontano dalla figlia, in un villaggio imprecisato, sulle sponde di un fiume, nel sud-est asiatico. Mentre Nina viene educata secondo il costume europeo in una città lontana, le ansie e le ossessioni del padre per la figlia esplodono, trascinandolo in una spirale che lo porterà alla follia.

La regista è rimasta colpita dal romanzo di Conrad e in particolare da una dolorosa sequenza in cui il protagonista chiede alla figlia di trasferirsi in Europa insieme a lui. Al centro dell’opera di Chantal Akerman vi è infatti il desiderio di un uomo ripiegato su se stesso e la volontà di fuga di una figlia confusa e tormentata. Sviluppando una complessa dimensione onirica, il lungometraggio vorrebbe penetrare la psicologia dei personaggi attraverso un’impeccabile geometria delle immagini. Akerman dimostra le sue doti registiche con un’estrema cura nella costruzione del quadro, chiaroscuri espressionistici e impressionanti profondità di campo. La perizia tecnica però non basta per fare un buon film e sembra che La Folie Almayer sia privo di equilibrio tra perfezione formale, contenuto e coesione del plot. Inizialmente lo spettatore è avvolto dall’atmosfera magica che aleggia nella foresta intorno ad Almayer, ma i successivi tempi narrativi eccessivamente dilatati non riescono ad indagare appieno la follia del protagonista.

Secondo la regista, ogni padre vive il matrimonio della figlia più come una perdita, che come un evento gioioso. Il film si sofferma sulla disperazione di Almayer per il distacco di Nina, ma troppi svolgimenti e risvolti psicologici della trama vengono abbozzati, senza poi essere sviluppati in modo adeguato.

La Folie Almayer si presenta quindi come una trasposizione cinematografica formalmente interessante. Niente di più.

Titolo originale: La Folie Almayer
Nazione: Belgio, Francia
Anno: 2011
Genere: Drammatico
Durata: 130′
Regia: Chantal Akerman

Cast: Stanislas Merhar, Marc Barbé, Aurora Marion, Sakhna Oum, Solida Chan, Sun Yucheng
Produzione: Artémis Productions, Liaison Cinématographique, Paradise Film
Data di uscita: Venezia 2011