Pensare al cinema muto significa trasportare la mente nella immagine collettiva del grande attore Charles Chaplin, che nella sua autobiografia, nonostante l’arrivo del suono, si manifestava a favore della realizzazione di questo tipo di cinema, giacché per lui nel mondo c’era posto per ogni tipo di divertimento.
Dal 1981, la città di Pordenone dedica delle giornate a questa arte e in questa occasione, da spazio alle immagini senza voce dell’America Latina. La Filmoteca dell’Università Nazionale Autonoma del Messico (UNAM) è stata invitata a partecipare con un documento di grande valore storico relativo alla Rivoluzione Messicana, tappa intensa e di personaggi come Pancho Villa ed Emiliano Zapata.
Il materiale ricuperato negli Stati Uniti dallo specialista e storico Aurelio de los Reyes ha una durata di 5 ore e 20 minuti e sarà proiettato per la prima volta al pubblico.
Il documentario mostrerà scene di soldati che marciano, fucilazioni e morti dopo le feroci battaglie.
Paula Astorga, direttrice della Cineteca Nazionale del Messico, ha segnalato che la partecipazione a questo evento significa un orgoglio perché è il punto di riunione dei principali laboratori e ricercatori dell’immagine nel mondo.
La 32a edizione del Festival del Cinema Muto si svolgerà dal 5 al 12 ottobre, presso il Teatro Verdi di Pordenone, Italia.