“La cura del gorilla” di Carlo A. Sigon

Il Gorilla e il suo Socio

La cura del gorilla di Sigon è tratto dall’omonimo romanzo di Sandrone Dazieri uscito per Einaudi nel 2001. Il gorilla ed il suo doppio sono interpretati da Claudio Bisio mentre Vera è Stefania Rocca. Una parte di spicco al simpatico Gigoop Alberti nella parte di co-investigatore Luke. Ernest Borgnine, premio Oscar nel 1955 con “Marty. Vita di un timido” di Delbert Mann, incarna un vecchio attore di western, Buck, alle prese con una esilarante convention dal sapore tipicamente italiano.

L’inizio del film è quasi fantascientifico, con echi da 1997 Fuga da New York, ben presto trasformati in un parodico spaghetti-western o noir-spaghetti western, nelle parole del regista Carlo Sigon. Le scene iniziali mostrano subito come la personalità di Sandrone, soprannominato Gorilla per la sua attività di detective senza licenza, sia completamente sdoppiata. Da una parte abbiamo l’anima buona, Sandrone/Gorilla, dall’altra l’eco violento del Socio, massacratore di killer e buttafuori e a volte anche di donne, soltanto a parole.

Il filo del film si regge quasi completamente su questo passaggio tra Gorilla e Socio: sono loro due infatti a dividersi le scene, a volte rubandosele, appena uno dei due riesce a prendere il sopravvento. All’inizio i genitori di Gorilla pensavano si trattasse di una turba mentale, per questo lui cominciò a nascondere questa personalità violenta e ad impiegarla come professione. In questo modo riusciva a non esserne sopraffatto così spesso come sarebbe accaduto se avesse cercato totalmente di farla tacere.

Lo snodo centrale attorno a cui gira invece la trama è un omicidio: Adrian, il ragazzo albanese di Vera, assistente di extracomunitari, viene ucciso brutalmente a casa di lei. Il Gorilla, conosciuto la sera prima da Vera, viene ingaggiato da lei per scovare l’assassino: di questo triangolo fanno parte anche Luke e Gipi, vecchi amici di scuola di Sandrone. Luke è un hacker dei centri sociali, Gipi il capo della polizia locale. Dietro all’omicidio si nascondono però giri di droga e di prostituzione che causano parecchi incidenti di percorso al Gorilla che nel frattempo è incaricato di scorrazzare per conto di Cremona Buck, il vecchio attore western ingaggiato per una convention.

Le riprese mostrano parecchi piani americani e primi piani guidati da un regista esordiente nei lungometraggi, cimentatosi invece in parecchi cortometraggi, Terra di nessuno, Festa e Apnea, finanziato per la campagna di sensibilizzazione sull’AIDS. Ha girato videoclip e pubblicità per i marchi di Toyota, La Repubblica ed Elio e le storie tese.
L’atmosfera del film ed i colori sono piuttosto crudi ma venati da un senso di comicità grottesca che non li fa mai precipitare a terra, come se il velo della parodia impedisse alla tragicità di esplodere con tutta la sua crudeltà. Un cammeo particolarmente raffinato è la recitazione di Gisella Sofio nella parte della madre del Gorilla, che aggiunge la tenerezza degli affetti ad un quadro sostanzialmente noir.

Titolo originale: La cura del gorilla
Nazione: Italia
Anno: 2005
Genere: Commedia
Durata: 104′
Regia: Carlo A.Sigon
Sito ufficiale: www.lacuradelgorilla.it
Cast: Claudio Bisio, Ernest Borgnine, Stefania Rocca, Guido Ruberto, Fabio Camilli, Gigio Alberti
Produzione: Maurizio Totti
Distribuzione: Warner Bros
Data di uscita: 03 Febbraio 2006