“La lettera” di William Somerset Maugham

Passione e morte nella colonia di Sua Maestà

Uno dei più grandi scrittori inglesi, un profondo pessimismo, una donna riconosciuta da tutti come un modello di virtù, un tentativo di stupro: questi sono gli ingredienti alla base del racconto La lettera, pubblicato nella Biblioteca Minima Adelphi.

Nella colonia inglese di Singapore, un caso giudiziario è sulla bocca di tutti: quello che vede coinvolta Leslie Crosbie, moglie di un importante proprietario terriero della zona, nell’omicidio, a colpi di revolver, di un altro possidente, Geoffrey Hammond, il quale avrebbe cercato di abusare di lei, in assenza del marito. All’apparenza si tratta di un caso di legittima difesa, tanto che l’avvocato della signora Crosbie, Mr. Joyce, è convinto che la giuria non avrà bisogno di prove particolari e di molto tempo per pronunciare un verdetto di assoluzione. Tuttavia, rimane dubbioso circa un elemento: perché la sua assistita ha scaricato il revolver addosso al suo aggressore, sparando addirittura quattro colpi a distanza ravvicinata? I dubbi si trasformano poi in certezze quando compare una lettera, scritta la notte dell’omicidio e indirizzata da Leslie a Geoffrey.

La lettera si colloca nella produzione di William Somerset Maugham, scrittore e drammaturgo inglese del XX secolo, tra gli scritti di ambientazione esotica. Prevale in questi la tendenza a descrivere la vita delle colonie britanniche dell’Asia, nell‘ultima fase dell‘impero inglese. Tra i romanzi, vanno ricordati La luna e i sei soldi, ispirato alla vita del pittore Paul Gauguin, Il filo del rasoio, in cui il protagonista, un veterano americano della Prima Guerra Mondiale, lascia il suo paese per recarsi in India e trovare l’illuminazione, e Il velo dipinto (da cui, tra l’altro, l’adattamento cinematografico con Edward Norton e Naomi Watts), storia di un medico inglese che decide di combattere il colera in una regione sperduta della Cina, per dimenticare il tradimento della moglie e riuscire a innamorarsi di nuovo di lei.

Tra i racconti, oltre a La lettera, bisogna far riferimento a Pioggia, che narra di un missionario e del suo tentativo di convertire una prostituta in un’isola del Pacifico. Tuttavia, mentre nei romanzi prevale una dimensione spirituale, tale da portare a concepire nell’Oriente un luogo nel quale trovare o ritrovare se stessi, nei racconti è evidente il pessimismo di Maugham, per cui la tematica centrale è quella dell’isolamento degli inglesi in terra straniera e della loro progressiva alienazione.

Da La lettera sono stati tratti adattamenti teatrali e cinematografici. Tra questi ultimi, nel 1940, Ombre malesi, di William Wyler, con Bette Davis (sette nomination agli Oscar) e nel 1947 Le donne erano sole, di Vincent Sherman.

William Somerset Maugham, La lettera, Adelphi, 2008, pp. 69, € 5,50.