Si è portati a considerare le mostre di disegni come dei sottoprodotti di quelle più allettanti di dipinti e sculture. Visitare la mostra in corso al Museo Correr di Venezia La poesia della luce fino al 15 marzo 2015 offre una magnifica occasione per sfatare definitivamente questa credenza. Se la vista del quadro dipinto semplifica la percezione del lavoro dell’artista e consente di coglierne grandezza ed originalità, l’esame di un disegno permette invece di entrare nel vivo della creazione che restituisce in una prospettiva un po’ distante, seguendo il modus creandi fino all’ opera finita.
La mostra Disegni veneziani dalla National Gallery di Washington è un condensato di storia dell’arte dalla fine del VII secolo all’inizio del ventesimo. In ambito veneto quando la città, raggiunto l’apice del suo splendore e della sua storia, cominciava a declinare diventando sempre più città del turismo fatto prevalentemente di visite brevi ed affrettate. Mostra fatta soprattutto per intenditori e specialisti, ma capace anche di soddisfare il grande pubblico non specializzato.
Fin dal secolo XV i disegni sono una presenza costante come sfondo e modello per la realizzazione del dipinto, ma a Venezia si assiste per la prima volta al disegno come forma d’arte autonoma , ricchi come sono di luce sfumata, di una luminosità che sembra variare nel passaggio dall’alba al pieno giorno fino al declinare della sera.
Nonostante il supporto del disegno sia sempre piuttosto fragile e quindi l’opera richieda strumenti raffinati e costosi di protezione, il prestigio mondiale del Correr ha indotto i proprietari, siano essi Musei o privati, a concederli per l’esposizione. Se passando di sala in sala ci si affaccia ogni tanto dalle grandi finestre del Palazzo, si vede come parte di quelle luci e riflessi che incendiano il Gran Canal siano stati assorbiti e incorporati nei quadri alle pareti da cui non avrebbero dovuto mai emigrare verso lidi stranieri. Si sono potuti selezionare i migliori fra quelli della galleria americana che, a sua volta, dall’esposizione riceverà ulteriore visibilità e prestigio.
Alcune delle opere sono capolavori non stampati su carta inclusi gli acquerelli e i pastelli, ma non mancano opere realizzate con colori ad olio e miniature di manoscritti definite genericamente disegni. Perché un disegno possa fregiarsi dell’aggettivo “veneziano” non è necessario che l’artista sia nato a Venezia poiché si dice tale anche l’artista che si è formato, in parte in quei territori e quindi veneziana è l’opera che egli crea.
Viene così giustificata la presenza in mostra di opere fatte anche da artisti stranieri che si siano formati artisticamente a Venezia come ad esempio Whistler.
Le opere in mostra sono oltre 130 e vanno dal Mantegna a Bellini, da Giorgione e Tiziano a Veronese, Tiepolo, Piazzetta e immancabile, Canaletto.
Una Venezia fantastica, immaginaria e irreale fonte di ispirazione di grandi paesaggisti stranieri, da Turner a Singer Sargent chiude la rassegna, monito per la generazione attuale di artisti cui una padronanza più sicura del disegno darebbe alle loro opere quello spessore e grandezza che spesso manca loro.
Sede Museo Correr – Secondo piano Piazza San Marco, Venezia
Apertura al pubblico
6 dicembre 2014 / 15 marzo 2015
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Orari
_ 10.00 – 17.00 (tutti i giorni)
_ Ultimo ingresso ore 16.00
_ Chiuso il 25 dicembre e il 1 gennaio
Intero € 12,00
Ridotto € 10,00