“La signorina Giulia” di August Strindberg

Domenica 22 marzo alle ore 17.00 lo spettacolo La signora Giulia di August Strindberg, uno dei testi più felici del drammaturgo svedese, conclude la stagione di prosa del Teatro Lorenzo Da Ponte.

LA SIGNORINA GIULIA di August Strindberg

traduzione di Franco Perrelli – regia Armando Pugliese – scene Andrea Taddei – costumi Silvia Polidori – musiche Germano Mazzocchetti – coreografie Aurelio Gatti – disegno luci Corrado Rea AILD

con Vanessa Gravina, Edoardo Siravo, Simonetta Graziano e con Gabriella Casali, Rosaria Iovine, Valeria Mafera, Salvator Spagnolo, Roberta Zamuner

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Il dramma si concentra nella contessina Giulia e nel servo Jean nella notte di San Giovanni. Mentre il conte è assente e il popolo si dà alla pazza gioia, la signorina Giulia eccitata, invita il servo Jean a ballare con lei. Ella è provocante; e, un po’ seduttrice un po’ sedotta, finisce col darglisi. Jean pensa di approfittare della padroncina, ora diventata sua amante, per realizzare il suo sogno di diventare proprietario di un albergo di lusso, e spinge Giulia a rubare la cassaforte del padre e a fuggire. Questo è il preludio alla tragedia imminente.
Il conte è tornato, Jean rientra nei suoi panni di servo e Giulia, senza più volontà, obbedendo ad un suggerimento di Jean prende il rasoio dalla sue mani ed esce, per non tornare più.
La signorina Giulia, discendente dalla nobiltà guerriera, cade, e caduta non può sopravvivere, portando innato il senso dell’onore; è tragica pur senza grandezza. Il servo Jean si eleva in quanto seduttore della padroncina, né come servo, ha rimorsi. L’unico impulso che lo spinge è quello di ascendere socialmente; i mezzi e le occasioni non contano. È ignobile, ma proprio perché tale, è il più forte.
Il soggetto di questo dramma è preso dalla vita, da una vicenda che l’autore aveva sentito raccontare e che l’aveva colpito particolarmente tanto da pensare che sarebbe stato molto adatto ad essere ridotto in tragedia, poiché si resta profondamente impressionati quando si assiste al naufragio di un essere che precedentemente era stato favorito dalla sorte. Impressiona anche di più assistere all’estinzione di una stirpe. Se
non che, anzitutto, il male, in senso assoluto, non esiste, perché se una stirpe volge al tramonto, ciò rappresenta una fortuna per un’altra stirpe che riesce a salire sull’orizzonte. Ma l’alterna vicenda delle ascese e discese costituisce una delle migliori attrattive della vita, giacché la felicità consiste solamente nel confronto.
La signorina Giulia diviene così la rappresentazione della lotta cinica e spietata dei sessi, ma anche di due classi sociali: l’aristocrazia, esausta, destinata a soccombere proprio per la raffinatezza della propria sensibilità, e la classe dei paria, rozza e vile, ma carica di energia vitale e pronta a tutto per impossessarsi del potere.
L’allestimento dello spettacolo è affidato alla sapiente regia di Armando Pugliese, e vede come protagonista, nel ruolo della signorina Giulia, una intensa Vanessa Gravina e un incisivo Edoardo Siravo nel ruolo di Jean.

Teatro Lorenzo Da Ponte, Via M. della Libertà – Vittorio Veneto (TV)
Tel. 0438 553836 – Tel. 0422 540480
Informazioni di biglietteria: Acquisto al telefono dal martedì al venerdì dalle 10.00 alle 12.30 (n. 0422 540480) – Acquisto di persona, al Teatro Da Ponte: nei giorni di spettacolo, dalle ore 15.00 – Costo Biglietti: da 10 € a 20 €. – Speciale Giovani fino a 19 anni
Su presentazione del documento di identità, il giorno dello spettacolo, i giovani fino a 19 anni potranno acquistare, a soli 8 €, i posti ancora disponibili in ogni ordine e settore.
[biglietteria@teatrispa.it->biglietteria@teatrispa.it] –
www.teatrispa.it