“Le cattive strade” di Andrea Scanzi e Giulio Casale

Senza un filo di retorica Andrea Scanzi e Giulio Casale con “Le cattive strade” ci conducono alla riscoperta dell’universo poetico di Fabrizio De André

Libertà l’ho vista dormire | nei campi coltivati | a cielo e denaro, | a cielo ed amore, | protetta da un filo spinato. | Libertà l’ho vista svegliarsi | ogni volta che ho suonato | per un fruscio di ragazze | a un ballo, | per un compagno ubriaco. Il suonatore Jones, n.° 9

Le cattive strade solcate dai passi di un uomo inquieto e libero. La storia di Fabrizio De André ripercorsa dalla voce narrante del giornalista e scrittore Andrea Scanzi e dalla voce e dalla chitarra del cantautore e attore Giulio Casale. Non è facile riassumere in novanta minuti la complessità del viaggio umano ed artistico di Fabrizio De André, ma Scanzi e Casale ci riescono con successo, guidando il pubblico attraverso i momenti più significativi della vita del cantautore. Lo fanno con rispetto e passione, senza concedere spazio alla retorica. Con affetto ed emozione Casale interpreta ‘Inverno’, ‘Il suonatore Jones’ la ‘Canzone del maggio’, ‘Verranno a chiederti del nostro amore’, ‘Fiume Sand Creek’. ‘Se ti tagliassero a pezzetti’ e molti altri brani, che Il musicista ha fatto propri e che restituisce al pubblico in una chiave che mescola rock e poesia. È una strada tortuosa l’esistenza di De André, la cui vicenda personale si snoda nella narrazione di Scanzi, e scorre parallela a quella degli avvenimenti politici della storia italiana. Il Sessantotto, le unioni sentimentali, le difficoltà nelle esibizioni dal vivo stemperate dal whisky, il sequestro, l’indagine della CIA per presunti rapporti con le brigate rosse, Gesù, l’anarchia, le puttane, la morte, la purezza degli emarginati. La borghesia, la ribellione, Brassens, la collaborazione, tra gli altri, con la PFM, Nicola Piovani, Mauro Pagani, Massimo Bubola, Ivano Fossati. L’opera d’arte e il suo ruolo sociale nella concezione di un autore che affermava ‘Io ho scritto Bocca di rosa, ma non sono Bocca di rosa’. La malinconia di una voce inconfondibile capace di creare mondi.

La rivoluzione sonora degli anni Ottanta e Novanta, l’uso del dialetto genovese, il Mediterraneo e Crêuza de mä, e poi Anime salve, l’ultimo lavoro. Casale chiude con Preghiera in gennaio, omaggio di De André all’amico Luigi Tenco, Il cui testo è ispirato ad una poesia di Francis Jammes, un poeta francese dei primi del Novecento. Chissà perché molti cantautori muoiono in gennaio, si chiede Scanzi. Chissà perché ci sembra sempre ieri anche se sono passati quindici anni dalla morte di De André. Forse perché ci chiediamo ancora ‘Dov’è Jones il suonatore /che fu sorpreso dai suoi novant’anni /e con la vita avrebbe ancora giocato. /Lui che offrì la faccia al vento /la gola al vino e mai un pensiero /non al denaro, non all’amore né al cielo. /Lui sì sembra di sentirlo/ cianciare ancora delle porcate /mangiate in strada nelle ore sbagliate/ sembra di sentirlo ancora /dire al mercante di liquore /’Tu che lo vendi cosa ti compri di migliore?

5 febbraio 2015
_ Porto Viro (Rovigo)
_ Palazzetto – ore 21:00
6 febbraio 2015
_ Codroipo (Udine)
_ Teatro Benois De Cecco – ore 21:00
7 febbraio 2015
_ Palmanova (Udine)
_ Teatro Comunale – ore 21:00
8 febbraio 2015
_ Maniago (Pordenone)
_ Teatro Verdi – ore 21:00
13-14-15 febbraio 2015
_ Roma
_ Teatro Vittoria – ore 21:00
16 febbraio 2015
_ Bologna
_ Teatro Duse – ore 21:00
5 marzo 2015
_ Savona
_ Teatro Chiabrera – ore 21:00
6 marzo 2015
_ Cadelbosco di Sopra (Reggio Emilia)
_ L’Altro Teatro – ore 21:00
19 marzo 2015
_ Tolmezzo (Udine)
_ Teatro Candoni – ore 21:00
20-21-22 marzo 2015
_ Trieste
_ Teatro Miela – ore 21:00
27 marzo 2015
_ Santa Croce sull’Arno (Pisa)
_ Teatro Verdi – ore 21:00
28 marzo 2015
_ Gallarate (Varese)
_ Teatro Condominio – ore 21:00
10 aprile 2015
_ Modena
_ Teatro Michelangelo – ore 21:00
4 maggio 2015
_ Piossasco (Torino)
_ Teatro Il Mulino – ore 21:00
5 maggio 2015
_ Fossano (Cuneo)
_ Cineteatro I Portici- ore 21:00