Anche la Palma d’Oro 4 mois, 3 semaines et 2 jours del rumeno Cristian Mungiu nella selezione de Le vie del cinema, da Cannes a Roma, la rassegna capitolina che dal 7 al 13 giugno proporrà un ricco cartellone di titoli provenienti da tutte le sezioni ufficiali del festival, solo dieci giorni dopo la sua conclusione. Unicum europeo nel suo genere, la manifestazione romana giunge alla dodicesima edizione servendo a tutti gli appassionati di cinema un menù prelibatissimo, giocoforza al cospetto di un Cannes 2007 qualitativamente straordinario.
Oltre al vincitore, dal concorso arrivano infatti il premio speciale del 60° Festival Paranoid Park del già Palma d’Oro Gus Van Sant, il toccante Le Scaphandre et le Papillon dell’artista americano Julian Schnabel, premiato per la miglior regia, l’acclamatissimo Persepolis, l’animazione firmata Marjane Satrapi e Vincent Paronnaud che ha ottenuto il premio della giuria, e Auf der anderen seite (The Edge of Heaven) del regista turco Fatih Akin che si è aggiudicato invece la miglior sceneggiatura. A questi vanno aggiunti l’israeliano Tehilim di Raphaёl Nadjiari e lo statunitense We own the night di James Gray, privi di premi ma non d’interesse.
Attenzione anche alla nuova fatica di Denys Arcand L’age des Tenebres, che aveva chiuso Cannes, e al documentario shock Rebellion, un’inchiesta sulla morte dell’ex spia russa Litvinenko condotta dai due coraggiosi registi Andej Nekrasov e Olga Konskaya, micidiale bomba a orologeria sganciata contro il Presidente russo Vladimir Putin in coda di Festival. Come da consuetudine poi, la rassegna dedicherà particolare attenzione a tutti quei film che, orfani di distribuzione, difficilmente raggiungeranno le nostre sale. Spazio dunque a una selezione di opere dalla “Quinzane des Realisateurs”, dove si segnalano quella vincitrice (e “menzione speciale Camera d’Or”), Control di Anton Corbijn, che mette in scena vita e morte di Ian Curtis, leader del mitico gruppo punk degli anni ‘70 Joy Division, e la sofferta Elle s’appelle Sabine, ritratto della 38enne autistica Sabine Bonnaire realizzato dalla più famosa sorella, l’attrice transalpina (e ora regista) Sandrine.
Ampia anche la rassegna di opere prime provenienti dalla “Semaine Internationale de la Critique”, tra le sezioni più innovative del Festival, che propone tra le altre la pellicola israeliana Meduzot, un graffiante affresco dell’odierna Tel Aviv in tre episodi firmati dai registi Edgar Keret e Shira Geffen – che si sono aggiudicati l’ambita Camera d’Or -, il belga Voleurs de Chevaux del giovane Micha Wald che sarà presente alle proiezioni del 7 e l’8 giugno per dialogare col pubblico, e il brasiliano A Via Làctea di Lina Chamie. Da “Un Certain Regard” vedremo infine il vincitore della Coupe de Coeur A visite de la fanfare dell’israeliano Eran Kolirin, e la dedica a Parigi del taiwanese Hou-Hsiao-Hsien Le voyage du Ballon Rouge. Niente da fare invece per l’applauditissimo omaggio ai sessant’anni del Festival, Chacun son Cinema, 30 corti da tre minuti ciascuno diretti da alcuni grandi esponenti della settima arte: il film è attualmente riversato su una copia sola, che non è stata ovviamente ceduta agli organizzatori della manifestazione romana.
Le proiezioni si avvicenderanno, a partire dal tardo pomeriggio, sugli schermi dei cinema Alcazar, Nuovo Sacher, Roma, Quattro Fontane e Ugc Cinè Citè Parco Leonardo di Fiumicino. L’Accademia di Francia sarà invece ancora una volta partner della “Semaine Internazionale de la Critique”, ospitando la serata inaugurale del Festival e una sezione speciale di corti e mediometraggi a Villa Medici l’11 e il 12 giugno. Il costo del biglietto d’ingresso è di 6 euro, ma sono previste tariffe ridotte a 4 euro. Per il programma dettagliato della rassegna consultare il sito web http://www.agisanec.lazio.it/.