La tipica favola per bambini di gusto anglosassone viene ben rappresentata dall’ultimo film con Jim Carrey: gli elementi-base quali lo humour nero, l’intervento del soprannaturale, il cantato, sono tutti presenti dispiegando il leit-motiv caratteristico dei due bambini rimasti orfani dei genitori e perseguitati dall’abominevole parente più prossimo.
Jim Carrey (il Conte Olaf ) è perfettamente calato nella parte del villain cattivo di studiate origini inglesi: sembra uscire fuori dai romanzi delle sorelle Brönte o da qualche favola gotica, con la sua ossuta silhouette da vampiro completa di mento adunco, sopracciglia oblunghe e sguardo penetrante e circospetto.
I fratellini Baudelaire (con questo cognome come potrebbero non attirarsi addosso le ire del destino?), sono semplicemente adorabili: Violet, Klaus e la piccola Sunny sono tre geni in erba che, dotandosi di un patrimonio librario sterminato imparato pressoché a memoria, riescono a sciogliersi da tutti i tranelli del temibile Olaf.
I tre racconti di Lemony Snicket, l’autore, nel film interpretato da Jude Law, la cui voce è pregnante abbastanza da soddisfare i requisiti di un narratore, sono congiunti da una sequela di “unfortunate events” appunto, interpretati fra l’altro dalla zia Josephine, alias Meryl Streep, assolutamente debordante come vuole il film nella sua parte di fobica abitante in un’oscillante palafitta in cima ad una montagna.
Il temperamento di questi ragazzi (Violet e Klaus sono intorno ai 14 anni mentre Sunny ha circa 2 anni di età) viene ritratto nella sua evoluzione verso una forma di stabilità autonoma dai genitori appena perduti: la loro volontà di sopravvivere si presenta fortissima e viene simbolicamente indicata dagli oggetti inventati dalla loro vivida intelligenza. Un altro aspetto simbolico emerge dall’occhio-specchio attraverso il quale Klaus scopre di poter sconfiggere il conte Olaf dando fuoco al certificato di matrimonio. Un occhio ripreso dal binocolo, è l’ultimo regalo dei genitori e forma di iniziazione ad un vissuto più consapevole ed attento, nell’osservazione anche di particolari lontani, come permette la visione attraverso quello strumento che lo stesso Lemony Snicket scopre sul suo scrittoio al termine del film. Una parabola che avvicina i percorsi di narratore e protagonisti in un farsi della storia continuo e parallelo.
Una notazione a parte la meritano le scenografie e la fotografia che riuniscono Rick Heinrichs come scenografo e Emmanuel Lubezki direttore della fotografia: il primo ha vinto l’Oscar per “Sleepy Hollow” e l’altro vi è stato candidato per lo stesso film diretto da Tim Burton.
Uscita: 18 marzo 2005
Titolo originale Lemony Snicket’s A series of unfortunate events
Nazione: U.S.A.
Anno: 2004
Genere: Fantastico, Avventura
Durata: 108’
Regia: Brad Silberling
Sito ufficiale: www.unfortunateeventsmovie.com
Cast: Jim Carrey, Meryl Streep, Jude Law, Emily Browning, Liam Aiken, Billy Connolly
Produzione: Paramount Pictures
Distribuzione: UIP