“Lezioni d’amore” di Isabelle Coixet

Da "L’animale morente" di Philip Roth, il film di Isabel Coixet che parla di sesso, amore e morte

“Tutti hanno qualcosa di fronte a cui si sentono disarmati, e io ho la bellezza.”
Docente universitario e critico letterario di fama, David Kepesh, dopo essere rimasto per più di trent’anni lontano dai coinvolgimenti del cuore, vìola la sua legge della distanza estetica e trasforma il corpo e l’anima di Consuela Castillo, una sua studentessa, in un tormentato oggetto d’amore.

Philip Roth trae il titolo del suo romanzo breve da W.B.Yates “…e avvinto ad un animale morente…” e costruisce un personaggio cinico e pragmatico, cresciuto nella libertà sessuale della fine degli anni ’60, che esorcizza la paura strisciante della vecchiaia attraverso la pratica e l’elaborazione intellettuale del sesso libero e della ricerca del piacere lontani dalle convenzioni sociali.

Il corpo meraviglioso e l’educazione antica di Consuela, figlia di ricchi emigrati cubani, diventano una trappola per l’illustre professore che si trova improvvisamente sprofondato nell’ossessione del possesso e nel tormento del sospetto.
Trent’anni di differenza: la giovinezza e lo splendore di lei mettono a fuoco il tramonto di lui, e alla fine solo un paradosso potrà riavvicinarli.
Un’algida dissezione di una storia d’amore narrata in prima persona da uno sprezzante e narcisista intellettuale che combatte strenuamente la paura della fine.

Dopo la felice prova de La vita segreta delle parole (2005), Isabel Coixet con uno stile asciutto declina l’opera di Roth in dramma sentimentale; elimina parzialmente e comprensibilmente le parti “filosofiche” senza però riuscire a ritradurre lo spessore dei personaggi, che restano abbozzati in modo a tratti didascalico.
Penelope Cruz è lo splendido oggetto del desiderio del maturo Ben Kingsley. La macchina da presa, il più delle volte nelle mani dalla regista, restituisce con raffinatezza la fusione dei loro corpi, quei corpi che per Roth possiedono più memoria della mente. La stessa raffinatezza la si ritrova nella scelta della colonna sonora, con brani di repertorio classico tra cui la trascrizione per piano del concerto per oboe e orchestra di Alessandro Marcello.

Ma il tormento di David e Consuela, il loro lasciarsi e il loro ritrovarsi non coinvolge, a dimostrazione che il soggetto di un premio Pulitzer, una buona cura formale e un cast di premi Oscar non bastano a fare un buon film; non bastano per un dramma sentimentale che dovrebbe far vibrare lo spettatore, anche suo malgrado.

Elegy (Lezioni d’amore, inspiegabilmente, in Italia) è una storia d’amore distante che non emoziona; le cui carenze sono riconducibili in parte all’origine, proprio tra le pagine del romanzo, e in parte imputabili alla regia della Coixet a cui è mancato il coraggio di ridefinire la psicologia dei personaggi: una scelta resa necessaria dalla sua rilettura personale, molto più sentimentale e ben oltre le intenzioni dell’autore.

Titolo originale: Elegy
Nazione: U.S.A.
Anno: 2008
Genere: Drammatico, Romantico
Durata: 106′
Regia: Isabel Coixet

Cast: Ben Kingsley, Penelope Cruz, Dennis Hopper, Patricia Clarkson, Deborah Harry, Peter Sarsgaard, Chelah Horsdal, Sonja Bennett, Michelle Harrison, Laura Mennell
Produzione: Lakeshore Entertainment
Distribuzione: 01 Distribution
Data di uscita: 30 Aprile 2009 (cinema)