Amori in (con)corso
Leon è un uomo solitario, nullafacente e chiuso nel proprio isolamento privo di contatti con le persone. Per rompere questa monotonia, inizia a rubare la posta dei vicini, a origliare conversazioni e a spiare i movimenti di ignari pendolari in una piccola stazione ferroviaria. All’arrivo di una nuova vicina di casa, Dolores, una giovane ragazza spagnola, si apre ai suoi occhi un nuovo mondo da esplorare.
Javier Rebollo, cortometraggista spagnolo con formazione ingegneristica alla sua prima fatica da 112’, realizza un film storia di un voyeurismo passivo dal ritmo lento ed atmosfere immobili, monotonia e ripetitività di una cupa esistenza metropolitana che si vota completamente alle vicende di altri per trarne ossigeno vitale.
Il guardone protagonista, dopo aver disperso le ceneri della madre che accudiva da tempo, si concentra sulla vita scellerata di Lola, della quale compartecipa unilateralmente anche i passaggi più intimi. Il lavoro, le amicizie e le sfortune della donna sono osservate attentamente da Leon, ed è proprio l’osservazione o “la mirada”, per usare la lingua del regista, (anche se il film è recitato in francese) la vera ragione d’essere di questo film e l’argomento di cui tratta.
Per stessa ammissione di Rebollo, che cita Barthes quando parla del cinema di Antonioni, poco importa la vicenda in sé o il genere cinematografico del melodramma che rimane solo veste grafica, l’importanza del film risiede più nello sguardo che nella storia narrata. Senza scomodare gente d’altro livello, Lo que sé de Lola da l’impressione di essere un corto allungato e stiracchiato fino a raggiungere un metraggio di difficile sopportazione con i rari momenti ispirati che si perdono e si dimenticano felicemente. Note positive sono la fotografia di Santiago Racaj che rende bene il senso d’immobilità e di solitudine e il finale scontato che dona continuità al film.
Regia e sceneggiatura: Javier Rebollo
Interpreti: Michael Abiteboul (Leon), Lola Duenas (Dolores), Carmen Machi (Carmen), Lucienne Deschamps (Madre di Leon).
Fotografia: Santiago Racaj
Durata: Spagna/Francia 112