Una singolare rivisitazione de Il Milione di Marco Polo e l’avventura di una nuova casa editrice che fa della venezianità la sua bandiera.
La libreria Mondadori di S.Marco, vetrina affermata di numerosi eventi letterari, ha ospitato un incontro dalla duplice finalità: la presentazione del libro “Marco Polo testimonianze di un viaggio straordinario” di Guido Fuga e Lele Vianello -allievi di Hugo Pratt, realizzatori sia della storia, sia delle illustrazioni del volume- e la nascita di una nuova casa editrice prettamente veneziana che ha fatto di questo libro la sua opera d’esordio.
A scandire le varie tappe dell’incontro è intervenuto lo scrittore veneziano Alberto Toso Fei introducendo l’argomento e interrogando gli autori sulle caratteristiche peculiari dell’opera.
Uno dei pregi del volume è infatti la capacità di creare una storia “nuova” interpretando il tema ormai consunto del viaggio di Marco Polo in modo originale rispetto alla tradizione, grazie all’assunzione di un’ottica particolare: Marco Polo raccontato attraverso la voce, i pensieri e le impressioni dei “testimoni” del suo viaggio, delle persone –reali o immaginarie– che sono entrate in contatto con questa grande personalità.
Toso Fei ha sottolineato il valore di questo “rovesciamento di prospettiva” in relazione alla realtà della Venezia odierna ricavandone una riflessione sulla mentalità diametralmente opposta che caratterizza oggi i veneziani. Attualmente, infatti, Venezia rappresenta un punto di arrivo piuttosto che di partenza e i suoi abitanti non incarnano più il prototipo del viaggiatore-scopritore assestandosi sulla posizione contraria, quella del testimone passivo di viaggi altrui.
L’argomento “Venezia” ha dato la possibilità di concentrare il discorso sulla casa editrice che ha pubblicato il libro, la “Lineadacqua Edizioni Eventi” fondata da Federico Acerboni – insegnante di Ca’ Foscari e responsabile amministrativo della Fondazione Querini Stampalia- e Luca Zentilini, titolare della libreria antiquaria Lineadacqua dalla quale la casa editrice prende il nome.
La “missione” alla quale i due veneziani hanno deciso di dedicarsi è dare voce alla venezianità in tutte le sue espressioni rinfoltendo la letteratura di alta qualità – anche dal punto di vista della veste editoriale- che riporti Venezia al suo stato originario di “crocevia di cultura”.
Per questo sono partiti da una figura emblematica come Marco Polo per la loro opera d’esordio, subito coronata dal successo tanto da programmare traduzioni in inglese, francese e spagnolo.
Della nascita del progetto che ha portato alla realizzazione del volume ha parlato invece Guido Fuga ricordando come tutto sia iniziato a casa di Luca Zentilini grazie all’interesse verso la figura di Marco Polo e all’intuizione di Lele Vianello della chiave di lettura che avrebbe dato un’impronta singolare alla rilettura del celebre racconto. Fuga ha inoltre ammesso il rammarico di non aver aggiunto altre due figure alle 34 già presenti nel libro, quella del cuoco di Kubilai Khan e soprattutto del “ballista” al quale sarebbe stato delegato il compito di narrare tutti gli elementi di fantasia presenti ne Il Milione.
Lele Vianello ha invece spiegato la straordinarietà dell’impresa di Marco Polo -un viaggiatore che nel XIII secolo decide di partire per una terra così lontana- paragonandola al viaggio di Ulisse nell’Odissea e terminando con l’augurio che la loro opera possa spingere i lettori a riprendere in mano Il Milione, come è accaduto a lui stesso durante la redazione del libro.
Il discorso si è poi focalizzato sul topos del viaggio nelle sue innumerevoli accezioni.
Fuga ha presentato una visione del viaggio come forma di iniziazione essenziale nella società di oggi ormai priva di riti iniziatici e, controbattendo alle tesi che negano il viaggio di Marco Polo, ha spiegato come la selezione degli argomenti descritti ne Il Milione sia stata influenzata dalla giovane età del viaggiatore veneziano.
Vianello ha invece evidenziato l’importanza del fatto che Marco Polo, al contrario di altri occidentali giunti in Oriente solo per concludere affari e commerci, sia stato l’unico a decidere di raccontare questo viaggio e le sue meraviglie lasciandoci la sua testimonianza.
Ha inoltre ricordato come anche Cristoforo Colombo, prima di partire per le Americhe, abbia tenuto ben presente l’opera di Marco Polo, come dimostrano le circa 250 note aggiunte di sua mano nella copia da lui posseduta.
Toso Fei ha poi riportato l’attenzione sulla figura di Marco Polo attorno cui ruotano gli sguardi prismatici di tutte le testimonianze presentate, una varietà di personaggi che vanno dall’ingegnere tedesco ai templari, dai mercanti ai pescatori di perle fino ad arrivare a Khubilai Kahn stesso.
Fuga ha risposto considerando l’apertura mentale che caratterizzava Marco Polo il quale osservava gli altri popoli con la curiosità vera di chi vuole conoscere realtà diverse senza essere frenato da pregiudizi. Vianello, riallacciandosi al discorso di Guido, ha ribadito la tolleranza che emerge dall’esperienza di Marco Polo, oggi purtroppo perduta perché non è più possibile ripercorrere le stesse tappe senza imbattersi in conflitti armati.
“Marco Polo. Testimonianze di un viaggio straordinario” è di fatto una scommessa vinta, sia dal punto di vista della casa editrice, che è così riuscita ad emergere immediatamente nel panorama editoriale italiano, sia dal punto di vista della riscoperta di un grande classico dato il successo di pubblico ottenuto dalla presentazione.
Presentazione del libro “MARCO POLO testimonianze di un viaggio straordinario”
a cura di Guido Fuga e Lele Vianello.
Intervento di Alberto Toso Fei.
Spazio eventi libreria Mondadori S.Marco Venezia
22/09/2007 ore 18.30.