Il Teatro Aurora di Marghera ha ospitato martedì 4 Novembre 2008, nella rassegna “Specie protetta Anno Uno”, dedicata ad alcuni fra i più interessanti gruppi giovani italiani, Made in Italy, della compagnia veronese Babilonia Teatri. Lo spettacolo ha inoltre vinto il premio Scenario 2007
Made in Italy è un velocissimo spettacolo di teatro civile, in cui assoluto protagonista è il linguaggio. In tedesco esiste un concetto con cui definirlo, Sprechstück, che significa sia teatro di parola, sia teatro in cui è il linguaggio stesso ad essere oggetto di studio. Parole ed espressioni vengono infatti elencate dagli attori Valeria Raimondi e Enrico Castellani, all’unisono oppure a turno e scandite dal ritmo monotono di una preghiera e con la stessa espressività di un cronista televisivo.
È proprio questa assenza di enfatizzazione nell’elencare modi di dire, luoghi comuni, bestemmie, testi di canzoni che appaiono in tutta la loro banalità, espressioni dialettali del nostro Nord Est cariche d’odio e di ignoranza come “coparli tutti col Napalm”, in riferimento agli immigrati naturalmente, che rende ancora più evidente la nostra assuefazione a convenzioni linguistiche prive di senso.
La scritta Made in Italy campeggia sullo sfondo ma viene nascosta da un groviglio di tubi luminosi e colorati; la scenografia è assente, ma il palco verrà riempito alla fine da dei nani da giardino, simbolo del conformismo borghese. In scena sono ben visibili anche il macchinista e il tecnico luci e audio, come a voler ridimensionare anche le convenzioni teatrali del “dietro le quinte”. È poi la musica a riempire le pause tra un argomento e l’altro, così come registrazioni audio di cronache sportive o di altri eventi mondani.
Gli attori non interpretano un personaggio ma si trasformano in registratori umani della realtà che ci circonda, provocando in molti momenti il riso partecipe del pubblico, che si riconosce in una certa gestualità e che comprende bene, attraverso la ripetizione ossessiva di facili slogan e invenzioni televisive, quanto religione, pregiudizi e mass media cerchino di omologarci.
Per citare Wittgenstein, il fondatore della Filosofia del Linguaggio: “I limiti del mio linguaggio significano i limiti del mio mondo”.
BABILONIA TEATRI (Verona)
(Premio Scenario 2007)
Made in Italy (durata 1h)
Di e con Valeria Raimondi ed Enrico Castellani
Scene Babilonia Teatri/ Gianni Volpe
Costumi Franca Piccoli, luci e audio Giovanni Marocco, movimenti di scena Luca Scotton
In coproduzione con Operaestate Festival Veneto con il sostegno di Viva Opera Circuì/ Teatro dell’Angelo