Epilogo della saga fantascientifica più attesa degli ultimi anni tra grandi effetti speciali e dialoghi interminabili.
Neo (dopo aver fermato, alla fine del secondo episodio, quattro sentinelle con la forza del pensiero) si trova in coma, intrappolato in un programma sospeso tra la Matrice e il Mondo degli uomini e delle macchine. Trinity e Morpheus dovranno salvarlo per scoprire finalmente se la Profezia è vera e l’Eletto sarà veramente in grado di salvare dalla distruzione Zion, ultimo rifugio degli uomini “liberi”, e fermare la guerra contro le Macchine.
Finalmente ecco arrivare nelle sale (contemporaneamente in oltre cento paesi) il tanto atteso terzo capitolo della trilogia cyber-fantascientifica dei fratelli Wachowski. Le aspettative erano davvero molte, (anche se forse più per sottrarsi a quel subdolo meccanismo di dipendenza generato dal sapiente uso commerciale del successo del primo episodio che dalla reale curiosità verso l’epilogo degli eventi) come del resto le perplessità, visto gli esiti di Matrix Reloaded.
La manifesta complessità della trama infatti, per alcuni (i difensori della trilogia) potrebbe essere interpretata come l’espressione di un reale tentativo di porre interrogativi sulla natura umana e di trattare temi ostici quali libero arbitrio, Intelligenza Artificiale e connessioni tra la coscienza del sé e la realtà virtuale attraverso metafore più o meno esplicite, per altri (i sostenitori di The Matrix e detrattori, probabilmente, anche del secondo capitolo) potrebbe sembrare un inutile tergiversare tra una scena d’azione e la successiva.
Il film può essere diviso in due parti: una prima prevalentemente narrativa e noiosamente verbosa, e una seconda incentrata sulla battaglia di Zion, la ricerca della città delle macchine ed il duello con l’agente Smith. La seconda appare di gran lunga più avvincente, e non solo per le scene d’azione ma piuttosto per l’insostenibile tediosità dei dialoghi presenti nella parte iniziale della pellicola che, più che avere un carattere esplicativo, sembrano voler esprimere concetti appositamente inintelleggibili e metafisici, risultando invece banali ed inconsistenti.
Quando però la storia si porta sui binari dell’azione lo spettacolo è di prim’ordine e gli effetti speciali coinvolgono e appassionano il pubblico tenendolo incollato alla poltrona. E’ il caso della visivamente emozionante sequenza della battaglia di Zion (con le splendide coreografie di seppie in combattimento contro i robot biomeccanici degli uomini) o del viaggio alla ricerca della città delle macchine, entrambe sapientemente realizzate.
Il tono epico della narrazione, punto saldo fin dal primo film della trilogia, e il prendersi sul serio che aveva affascinato in The Matrix, se già in Reloaded sembrava aver appesantito lo spessore dei personaggi, nel terzo capitolo rischia quasi di irritare lo spettatore, già disorientato da profezie dal tono biblico, crocifissioni robotiche e spicce filosofie orientaleggianti.
Forse la chiave per apprezzare maggiormente questi seguiti, dopo l’intoccabile prima versione, è quella di lasciarsi trasportare più dagli effetti speciali e dai combattimenti che dai virtuosistici tentativi dei registi di affrontare complicatamente e superficialmente temi difficilmente conciliabili (era stato proprio questo uno dei meriti del primo film invece) con l’approccio iper-commerciale (a partire dalla trovata del marketing di far uscire nelle sale Reloded e Revolutions a sei mesi di distanza l’uno dall’altro e contemporaneamente nel mondo) e orientato all’azione degli ultimi due film.
In poche parole sembra difficile credere che fin dal principio i Wachowski abbiano concepito unitamente Matrix come una trilogia vista la disparità di risultati tra “l’originale” e i successivi capitoli, apparentemente nati dal successo planetario del primo e scaduti a superficiale riproduzione tematica del film del 1999, sebbene con ancora molto da dire sul fronte degli effetti speciali.
Il finale lascia aperte le porte ad un futuro “Matrix …..”, ma probabilmente saranno gli incassi del primo weekend di programmazione, quindi il pubblico, a far decidere a W&W (Warner e Wachowski) il da farsi…
Titolo originale: The Matrix Revolutions
Nazione: Usa
anno: 2003
Genere: Fantascienza
Durata: 129′
Regia: Andy Wachowski, Larry Wachowski
Sito ufficiale: www.thematrix.com
Cast: Keanu Reeves, Laurence Fishburne, Carrie-Anne Moss, Hugo Weaving, Monica Bellucci, Jada Pinkett Smith
Produzione: Grant Hill, Joel Silver
Distribuzione: Warner Bros
Uscita prevista: 05 Novembre 2003