Torna sul grande schermo Renèe Zellweger. Dopo esser stata la moglie di James Braddock in “Cinderella Man” di Ron Howard, l’attrice texana calza questa volta i panni di Beatrix Potter. L’ideatrice del delizioso coniglietto, protagonista di uno tra i capolavori più noti della letteratura per l’infanzia: “The tale of Peter Rabbit”. Se in passato l’attrice ha lavorato a fianco di attori quali Jim Carrey, Tom Cruise e Russel Crowe, sul set di “Miss Potter” si trova al fianco di un Ewan McGregor discreto ed efficace e una Emily Watson, a volte fredda e poco profonda.
Ambientato a Londra, agli inizi del Novecento, il film racconta la vita e l’arte della signorina Potter. Il suo rapporto-scontro con dei genitori troppo ancorati a rigide tradizioni vittoriane. E la scoperta dell’amore per il suo editore, che giunge inaspettato al 32esimo compleanno. «Non credo che le persone sappiano molto della sua vita. La visione che ho avuta di Beatrix fin dal primo momento è quella di una donna moderna posta nel soffocante contesto del cambiamento del 20° Secolo». Queste le parole con cui il regista presenta il suo personaggio, immergendolo in una vicenda che si snoda, a volte con troppa lentezza, in un susseguirsi ricorrente di flashback e veloci ritorni al presente. Raccontati entrambi dalla voce fuori campo di Beatrix, a tratti bambina, altre volte adulta.
Ricordi e realtà che si confondono nella mente della scrittrice e permettono alla sua immaginazione di entrare in punta di piedi in un mondo magico, fatto di conigli e altri piccoli animali, con giacche azzurre e cappelli fiorati. Piccole creature, abitanti di una dimensione parallela, che il regista sceglie con creatività di animare e colorare in modo diverso: come riflesso dello stato d’animo della scrittrice.
Miss Potter è un film che punta tutto sui colori e sugli interpreti. Sui i colori indovina la mira e va a colpo sicuro… poco difficile quando si tratta di riprendere l’incanto di paesaggi meravigliosi e la bellezza della natura nella regione dei laghi. O quando “gioca” con la macchina da presa nel filmare la matita che lascia la sua traccia sul foglio ruvido. Peccato che l’immagine scada nella ripetizione.
Meno semplice si dimostra invece mirare sugli attori. Togliendo Ewan McGregor, che in qualche momento sa emozionarsi con verosimiglianza e trasporto, presto ci accorgiamo che qualcosa infastidisce: ogni volta che Reéne Zellweger occupa un’inquadratura. Le sue “smorfie” rimangono lì tutte uguali, incollate a qualsiasi stato d’animo, sia esso pianto o riso, rabbia o dolore. Molto intensa la fotografia di Andrew Dunn e un buon lavoro è da riconoscere al costumista Anthony Powell. Ma al film manca qualcosa. Ed è qualcosa che non può essere sostituito da ciò che fa da sfondo. Simpatica la svelta “nonnina” Miss Wiggin che almeno fa ridere un po’, distraendo senza troppa colpa da un film in cui la trama stessa è analizzata con superficialità e addirittura la morte sembra perdere di peso.
Titolo originale: Miss Potter
Nazione: Gran Bretagna, U.S.A.
Anno: 2006
Genere: Drammatico
Durata: 93′
Regia: Chris Noonan
Sito ufficiale: www.misspotter-themovie.com
Cast: Renée Zellweger, Emily Watson, Ewan McGregor, Barbara Flynn, Matyelok Gibbs, Jane How
Produzione: Phoenix Pictures, David Kirschner Productions
Distribuzione: Eagle Pictures
Data di uscita: 02 Febbraio 2007 (cinema)