Molti applausi e infinite risate per Lillo e Greg a Bologna

"L'uomo che non capiva troppo" fa centro con un mix di surrealismo e parodia

Surreali, divertenti, spigliati e originali come sempre. In una parola: geniali.
Successo di pubblico per lo spettacolo portato in scena da Lillo e Greg al Teatro delle Celebrazioni di Bologna il 17 e 18 febbraio

Lillo e Greg sono la coppia più amata del momento: lo ha confermato anche lo spettacolo andato in scena il 17 e 18 febbraio al Teatro delle Celebrazioni di Bologna, dal titolo “L’uomo che non capiva troppo”. Teatro pieno, risate a non finire e soprattutto una diffusa titubanza ad alzarsi dalle poltroncine per lasciare la sala alla fine dello spettacolo, pur di seguire i titoli di coda fino all’ultimo sorriso.

Pasquale Petrolo (Lillo) e Claudio Gregori (Greg) questa volta hanno raccontato qualcosa di realmente nuovo rispetto alle loro tradizionali performance teatrali: una spy story sullo stile di Matrix e 007, tratta dall’omonima trasmissione radiofonica già di successo (come, d’altra parte, tutte le gag e gli sketch abitualmente regalati dalla coppia in radio nel corso di “Sei uno zero”).

La trama è quella di un uomo – Lillo – che finisce improvvisamente coinvolto in un caos di agenti segreti, androidi, espressioni linguistiche incomprensibili, sparatorie (anche se poi di fatto l’unica cosa che Greg ucciderà sarà un volatile), porte segrete e intrighi. A guidarlo in quest’avventura inaspettata un magnifico Claudio Gregori nei panni del suo migliore amico, che – come da tradizione – non rinuncia a improvvisare qualche canzone sul palco (d’altronde, si sa, l’amore per la musica è insito nel suo Dna da sempre!).

Sul palco, con loro, anche le bellissime Francesca Ceci e Vania Della Bidia, a cui si affiancano in parti minori (ma pur sempre ben riuscite) Danilo De Santis e Marco Fiorini, mentre la regia è affidata a Mauro Mandolini, per una produzione AB Management e LSD.

Tra i momenti più simpatici, l’incipit nel salotto di Lillo, che introduce sin da subito la platea in un’atmosfera ironica e confidenziale; e poi – nel corso dello svilupparsi della storia – tanti punti di svolta più o meno surreali, che fanno il verso ai vari James Bond del panorama cinematografico “serio” del momento. Ne è la riprova il racconto per mezzo di diapositive sulla setta del Lupus Day, di fatto una parodia di tutto quanto abbiamo finora visto, dal Codice da Vinci agli antichi Egizi, dal genere spy ai più improbabili domini del mondo, dove però il vero pericolo da sventare non è la fine dell’universo o chissà cos’altro, ma il diffondersi sul pianeta della musica pop commerciale (nella fattispecie incarnata da Mtv e Radio Dimensione Suono).

Insomma, una commedia originale e diversa, perfettamente forgiata sulle corde di due artisti che si confermano tra i più amati del momento, ricca di suspense, ironia, ma non priva di un fondo di riflessività e analisi sociale. Uno spettacolo che merita di essere visto e che dunque ha certamente rappresentato una scelta azzeccata nel cartellone del Teatro delle Celebrazioni di Bologna.

È ora atteso Paolo Rossi – venerdì 24 e sabato 25 Febbraio alle ore 21 – con la Compagnia del Teatro Popolare per “Happening pop di delirio organizzato”.

www.teatrocelebrazioni.it