Moretti Atto I

Il filmquiz

Moretti è arrivato a Locarno e da ieri pomeriggio ha iniziato a presentare i suoi film che sono solo una delle componenti della retrospettiva che Locarno gli ha dedicato.
Nell’omaggio trova posto anche una “carta bianca” dei film che Moretti ha selezionato come esercente del Nuovo Sacher di Roma, come regista, come produttore e poi corti e documentari girati soprattutto in Francia e in Italia durante le preparazioni delle sue pellicole. A completare tutto un libro intervista che i “Cahiers du cinéma hanno realizzato con Nanni Moretti”, come ci tiene a precisare Carlo Chatrian, curatore della retrospettiva e autore con Eugenio Renzi di questo volume.

Moretti ringrazia il festival per questo importante omaggio e poi precisa di aver ristretto la scelta dei film come filmakers agli anni ’60 perché “come spettatore sono molto legato a quell’esercizio di libertà pre-sessantottina. Prima del 1968 si prefigurava un cinema e una società diversi”.
Poi ammette di non aver ancora letto il volume: “Forse sono stato aneddotico ma non ho inventato nulla”.
Ieri pomeriggio inoltre è stato annunciato dallo stesso regista un film sorpresa e Nanni ironizza: “Visto che in 10 anni ho realizzato solo 3 film ho deciso di realizzare questa cosa per Locarno e verrà mostrato solo qui oggi e domani” (4 proiezioni in tutto). Ricorda di aver iniziato a pensare a questo film quando l’anno scorso, per festeggiare la sessantesima edizione del festival di Cannes, era stato chiesto a lui e ad altri registi di girare un corto di 3 minuti sul loro rapporto con la sala cinematografica: “Ho cercato di raccontare 40 anni di vita da spettatore. Ho girato 90 raccontini e poi ne ho tagliati 50. E’ venuto fuori un corto di 18 minuti arrivato a Locarno solo stamane. E’ un gioco ma non uno scherzo!”.

E di gioco si tratta. All’ingresso in sala ci viene consegnata una scheda con 40 righe per inserire 40 titoli. La scheda è divisa per annate. Uno spazio per il film visto in un matinée a scuola, 10 per i film anni Settanta, altrettanti per gli anni Ottanta e il resto per il decennio ’90, 6 dal 2000 ad oggi.
_ Gran prix: un soggiorno di 11 giorni a Vienna con una guida alle migliori pasticcerie della capitale, premio di consolazione: un buono di 5000 franchi in libri, cd e dvd.
Il gioco ha inizio e intuiamo perché tanta generosità, neppure i più longevi critici presenti in sala intuiscono tutti i titoli.

Il film: telecamera fissa su Moretti seduto tra le sedie di diversi cinema della capitale dove vide i film che ci vengono solo raccontati attraverso piccoli aneddotti personali (film visto con la madre, il figlio o in giuria a Venezia) e cinematografici: “Film visto con la scuola, ma che io avevo già visto due volte nei giorni precedenti di programmazione” o “Che bella Julia Roberts in questo film quando corre” o “Ma in questo film ho creduto che Pitt interpretasse due personaggi, non avevo notato la differenza con l’altro autore” solo per citare qualche passaggio. Per alcuni racconti c’è un contributo musicale. Una dissolvenza incrociata e un numerino alla sinistra dello schermo scandiscono i racconti.
Esilarante e ironico come solo Moretti sa essere.

Per la proiezione in piazza Grande di questa sera è stato scelto Palombella Rossa perché considerato molto centrale nella filmografia dell’indiscusso protagonista del festival.