Dal 12 al 14 marzo 2010, al Palazzo della Permanente di Milano, va in scena la ventunesima edizione della Mostra del Libro Antico, uno degli appuntamenti più attesi da bibliofili e collezionisti, organizzato dalla Fondazione Biblioteca di Via Senato. Alla consueta esposizione di veri e propri gioielli bibliografici e artistici selezionati e proposti da circa 60 tra le migliori biblioteche antiquarie italiane e internazionali si affianca quest’anno una grande mostra che intende rendere omaggio a Pier Paolo Pasolini nel trentacinquesimo anniversario della morte, attraverso una vasta presentazione di libri e foto inedite dello scrittore.
Diversi i filoni da seguire per gli appassionati e i curiosi della mostra-mercato: dagli incunaboli di fine ‘400 ai libri miniati del Rinascimento alle fotografie e ai documenti delle avanguardie del ‘900, dalla letteratura al teatro, dall’arte alla storia. Tra le opere sopravvissute al passaggio dei secoli spiccano edizioni rare di classici come la “Ventisettana” del Decameron di Giovanni Boccaccio, stampata a Firenze nel 1527 (Chartaphilus), le favole di Esopo pubblicate a Venezia nel 1505 (Malavasi) o la prima edizione del 1490 del Convivio di Dante Alighieri (Pregliasco).
Non mancano i libri scientifici, con testi che spaziano dai trattati di medicina (il De humani corporis fabrica libri septem di Andreas Vesalius, risalente al 1555, presentato da Meda Riquier – Londra) o il De formatione ovi et pulli tractatus, studio del 1621 sui ventiquattro giorni di incubazione di un pollo (Govi), o ancora il Prodigiorum ac ostentorum cronico, raccolta del 1557 di fenomeni scientifici e anomalie della natura (Perini).
Oltre alla scienza, non mancano la spiritualità e la religione: la versione illustrata e in francese del Cantico dei Cantici, realizzata nel 1925 a Parigi in centodieci copie da François Louis Schmied (Sims Reed – Londra), e un’edizione londinese della Bibbia del 1628 (Archetypon).
Grande spazio è riservato alla rievocazione storica, come nelle tavole incise all’acquatinta presentate da Il Polifilo che raccolgono i costumi dei cittadini milanesi della prima metà dell’Ottocento ripresi da Angelo Biasioli, o nelle fotografie di Roma scattate dai fratelli D’Alessandri nel 1887 (Bongiorno).
Notevoli l’edizione del 1748 di L’Esprit des lois di Montesquieu presentata da Lex Antiqua, la guida alla navigazione scritta nel 1692 da Antonio de Gaztañeta (Bardon Mesa – Madrid), la Grammaire Turque (Il Polifilo), primo libro stampato in caratteri latini in una tipografia di Costantinopoli nel 1730, e le stampe giapponesi del Settecento esposte da Lella & Gianni Morra. Trasversalità geografica, ma anche trasversalità multimediale, come dimostrano alcune delle collezioni più recenti presenti alla Mostra: gli anni ‘60 rivissuti attraverso le foto, i libri, le riviste e i dischi d’epoca proposti da Giorgio Maffei; i fumetti di Andrea Pazienza, nelle edizioni rare raccolte da Little Nemo; il Futurismo di Pontremoli con un catalogo di oltre duecento pezzi tra grafica, design, pubblicità, documenti storici e materiale d’archivio.
Tra i volumi in mostra opere significative, come il manoscritto miniato Libro d’ore ad uso di Parigi presentato da Giuseppe Solmi e risalente al 1410-15 e l’incunabolo Liber Chronicarum di Harmann Schedel del 1493 (Rambaldi). Importante la raccolta di autori greci e latini di Giambattista Bodoni stampata a Parma nel 1780 (Tusculum – Londra). Dieci incisioni di John Agern compongono la Suitesurunjaponpourunlivrequin’existepas del 1970, di cui lo Studio Bibliografico Marini propone una delle quindici copie esistenti.
Piccoli grandi esempi delle centinaia di volumi, documenti e opere di valore che – come ogni anno – per tre giorni trasformano il Palazzo della Permanente in una biblioteca delle meraviglie.