“NAPOLEON DYNAMITE” di Jared Hess

Napoleopn Dynamite. Uno di quei nomi che ti suonano immediatamente “già sentiti”, una manciata di sillabe che battezza, altisonante ed improbabile come un’identità segreta da supereroe, questo ragazzotto che potrebbe essere il campione del mondo della sfiga.

Certo, per aggiudicarsi la cintura dovrebbe sconfiggere i suoi stessi co-protagonisti, che pure loro quanto a sfiga non scherzano: primo tra tutti Pedro il messicano triste, e poi Kip, fratello di Napoleon, o lo zio Rico. Lunga e ricca è la galleria di personaggi che compaiono nel lungometraggio: alcuni veramente caratteristici. Lo scenario è il tipico paese polveroso e silenzioso americano in cui non succede mai nulla finchè qualcuno non da di matto e squarta i concittadini.

Il momento però è quello in cui la tempesta è ancora ben lontana, e la si percepisce solo in prospettiva, dagli sguardi stralunati, dalle inquadrature fisse, dai lunghi e grottescamente angosciosi silenzi. In effetti per la maggior parte del film succede pressocchè molto poco, e lo sguardo d’insieme sullo stesso lo cataloga senz’altro come un’opera fatta di situazioni anzichè di avvenimenti. Grandiosa tra l’altro la trovata della “finta ambientazione” negli anni ’80, sbugiardata nel momento in cui sorprendiamo Napoleon frequentare con un certo ardore le chat erotiche: non è il tempo, ma è la ridente cittadina di Preston, Idaho, ad essere rimasta indietro di circa venti anni.

Il film si è fatto prima notare, e poi apprezzare, al Sundance Festival dell’anno passato. Tra l’altro “Napoleon Dynamite” è uno tra gli pseudonimi utilizzati da Elvis Costello negli anni ’80. Il film in America è stato un vero successo incassando circa 20 volte i 250.000 dollari che è costato (a onor del vero c’è chi dice 400.000 $). Opera prima di Jared Hess, che l’ha girato a soli 24 anni, rischia di essere uno dei più interessanti esordi alla regia degli ultimi tempi. Peccato solo che il marchietto “MTV Films”, presente già nei titoli di testa, gli alienerà senza appello e per sempre la simpatia del cineasta snob.

Napoleon “è qui per dimostrare che non ha nulla da dimostare”, come recita il claim del lancio americano, e, conoscendolo, preferirebbe di gran lunga guardare la tv piuttosto che diventare controvoglia l’icona del cinema alternativo. Tra l’altro non è affatto un’oprea indipendente: pur schierando un roster di attori non professionisti, è stato infatti prodotto con i denari della Paramount (la Fox ha successivamente acquistato i diritti del film pagando tre milioni di dollari), e promosso con un’attentissima comunicazione basata sul passaparola e prime uscite in sala in cui il tutto eaurito era stato organizzato. I critici tacciano,
anzi, escano dalla sala, e si rimangino le accuse di film demenziale, “di rivincita dei nerd”, di fenomeno costruito a tavolino. Si facciano avanti i più dei 150.000 membri del fan club ufficiale (non ci credete? Fate un giro sul sito ufficiale www2.foxsearchlight.com/napoleondynamite) a tributare a questo antieroe il trionfo che (non) si merita.

Titolo originale: Napoleon Dynamite
Nazione: U.S.A.
Anno: 2004
Genere: Commedia
Durata: 86′
Regia: Jared Hess
Sito ufficiale: www2.foxsearchlight.com
Cast: Jon Heder, Efren Ramirez, Jon Gries, Aaron Ruell, Tina Majorino, Haylie Duff
Produzione: Jeremy Coon, Sean Covel, Chris Wyatt
Distribuzione: 20th Century Fox
Data di uscita: 04 Novembre 2005