NEGRITA LIVE @ LONDON

Helldorado in Tour

La band aretina ha appena concluso la tranche invernale dell’ “Helldorado Tour” e il 14 marzo è volata per la prima volta a Londra per un concerto esclusivo dai posti limitati.

Partenza, decollo, non c’è nessun controllo…di scatto riparto ci sono cose che volevo…e ci ritroviamo al Borderline, 16 Manette Street, London.

È questa la location che ha accolto i Negrita nella loro sorprendente data londinese, in un piccolo e tipico pub da 350 posti, tutto sold out, per una sera diventata punto di raccolta di 350 italiani (se non si contano quei settanta e più che son rimasti fuori) uniti tutti dalla stessa passione per la stessa musica.

Un Pau visibilmente emozionato non ha potuto far altro che ammettere che tutto questo riscontro non se lo aspettava, in fondo era solo una data nata un pò per gioco. E che invece si è trasformata nei momenti più belli che i dottori abbiano mai potuto regalare a chi li segue con costanza da anni. Atmosfera familiare, ambiente caldo e raccolto, distanza palco pubblico pari a zero hanno trasformato la serata in una sorta di spettacolo per pochi intimi, quasi i Negrita fossero ritornati a suonare in un garage al cospetto degli amici più fidati.

Scaletta ridotta rispetto alla tranche di concerti invernali conclusa il 28 febbraio a Bologna, ma decisamente più coinvolgente, soprattutto perchè nessuno di quelli che erano in quella stanza si trovava lì per caso, e questo si sentiva, e pure tanto. Bastano le prime note di Radio Conga per infiammare gli animi, e da quell’attimo in poi è solo un’escalation di pathos, divertimento, sudore e pelle d’oca. Momento magico sulle note dell’armonica che introduce Ho imparato a sognare, un’unico coro la intona, e un brivido corre lungo la schiena mentre la voce sembra un pò rompersi.

Si canta anche su Che rumore fa la felicità e Rotolando Verso Sud, cosa che tra le luci bianche di un palazzetto non succede mai.

Soy taranta e Salvation chiudono la prima parte, che ci ha riservato anche Il ballo decadente, La bomba in una mano, il libro nell’altra, Bambole, In ogni atomo, Sale, Peace Frog, Notte Mediterranea, Ullulallaluna e Alzati Teresa. Pausa e poi di nuovo i Docs sul palco a regalare una raffica fatta di Sex, A modo mio e Mama maè tutte d’un fiato, in un vortice sempre più fragoroso di energia. Chiusura con Cambio, che ha rubato la scena alla ben più rilassante Gioia Infinita, scelta per concludere i live di questo nuovo tour.

Ma del resto non potevano fare altrimenti, chiudere con una bomba un concerto esplosivo dall’inizio alla fine. Un abbraccio reale e partecipe, un’esperienza irripetibile. Questi dottori, dal vivo, sanno sempre riservare magnifiche sorprese.