Una nuova lettura per il capolavoro di Eduardo De Filippo
E’ opportuno ormai che ci si accosti al teatro di Eduardo come si fa con un qualsiasi classico, senza complessi o particolare sussiego e provando a tirar fuori, oltre a quel che puo’ esserci di “eterno” nei suoi testi, le eventuali connessioni con le istanze culturali del secondo Novecento.
NATALE IN CASA CUPIELLO, nata come una breve farsa per divenire, in progress, un capolavoro assoluto (d’altro canto anche Checov era convinto di scrivere una farsa quando creava IL GIARDINO DEI CILIEGI), si basa su un microcosmo dove tutti rubano qualcosa agli altri e nessuno è felice, solo il protagonista Lucariello fa finta o si rifiuta di capire quel che succede intorno e, consciamente o no, si incarognisce all’idea del presepe come simbolo dell’unità familiare.
Si puo’ dire quindi che siamo dalle parti di concetti come incomunicabilità e crisi dei valori, mentre, dal punto di vista schiettamente teatrale, alcune situazioni reiterate, certi tic dei personaggi o tormentoni e frasi fatte.possono leggersi come anticipatori del mondo del teatro dell’assurdo (curiosamente si ricorda l’ammirazione che aveva Harold Pinter per Peppino).
Probabilmente è su questa linea interpretativa la versione prodotta dallo stabile palermitano, attualmente in scena all’Eliseo di Roma. Lo spettacolo si apre sulla bella scenografia di Pietro Carriglio che rinuncia giustamente alle incrostazioni della napoletanità e dell’eduardismo di maniera, creando un interno rarefatto con il piccolo totem-presepe quasi in proscenio. Subito dopo, ecco la folgorante comicissima apparizione di Nello Mascia sotto una serie di indumenti che sembra non abbia mai fine, tesa a sottolineare gli aspetti surreali, confermata dalla scelta dei particolarissimi costumi e da tutto il resto della messinscena, che ha il suo apice nell’ultimo atto, il più astratto e metaforico.
Se Mascia regista è da apprezzare anche per la misura con cui non insiste sull’idea beckettiana, Mascia interprete è a una delle sue prove più alte : tenendo conto di Eduardo, va oltre, e in un’altra direzione.
Del cast i meno sganciati dalla tradizione sono la Concetta di Benedetta Buccellato, una donna stanca rassegnata ma costantemente sul punto di scoppiare e il sempre originale Sergio Basile nel ruolo dello zio.
E il pubblico pare che reagisca bene alla nuova lettura.
NATALE IN CASA CUPIELLO
di EDUARDO DE FILIPPO
con (in ordine di apparizione) Nello Mascia, Benedetta Buccellato, Roberto Giordano, Sergio Basile, Danila Stalteri, Gino Monteleone,
Franco Scaldati, Andrea Vellotti, Fiorenza Brogi, Aurora Falcone, Domenico Bravo, Massimo D’Anna
scene Pietro Carriglio – luci Pietro Sperduti – regia NELLO MASCIA
prod.Teatro Biondo Stabile di Palermo. Roma, Eliseo fino al 18.12, poi tournèè
durata 2 h 30 ‘