“Nessuno è Solo Tour” di Tiziano Ferro

Canto, ballo, emoziono...e nessuno è solo

Tiziano Ferro non delude i suoi numerosi fans, accorsi a riempire il Palasport San Lazzaro, con un concerto ricco di musica, coreografie ed emozioni. Tra lo stupore di tutti, le luci si sono abbassate e il cantante è apparso in mezzo al palcoscenico coperto lateralmente da teli semi-trasparenti, su cui veniva proiettato, mediante fasci di luce intermittente, uno spettacolo suggestivo di immagini del cantante e di bambini innocenti che, come in una filastrocca, recitavano frasi di grande effetto emotivo.

Le nuove hit, “Tarantola d’Africa” e “Baciano le donne”, con la loro musica calda e dal ritmo incalzante, hanno introdotto i fan nel cuore del concerto coinvolgendo nel canto anche i non-appassionati; l’alternarsi dei suoi brani più conosciuti con i più recenti successi tratti dal nuovo album “Nessuno è solo”, hanno prodotto un medley ricco ed originale.

A valorizzare lo spettacolo del cantante laziale due coppie di ballerini, che con le loro evoluzioni hanno reso l’atmosfera più intensa. Non poteva ovviamente mancare il balletto nella canzone omaggio a Raffaella Carrà, che ha messo in movimento l’intero palazzetto con salti e cori degni dei migliori supporter.

Nel concerto c’è stato spazio anche per la solidarietà: il cantante si è fatto portavoce dell’Associazione Volontari Italiani Sangue (A.V.I.S) lanciando un messaggio positivo alle nuove generazioni presenti: donate il sangue! E’ stato un invito alla solidarietà piccolo ma importante: nel palasport sono stati distribuiti gratuitamente braccialetti rossi, libretti e cartoline.

L’artista 27 enne ha fatto cantare tutti con le mitiche “Rosso Relativo”, “Xdono”, facendo poi impazzire la folla con “Stop, Dimentica”, brano in cui ha indossato un completo bianco per unirsi alla coreografia iniziata dai ballerini alle sue spalle. Tutti lo conoscono come un eccellente cantante, ma si è dimostrato anche un abile ballerino, riuscendo a seguire l’intera sequenza di movimenti cantando allo stesso momento. La scenografia era essenziale, senza molte pretese, per adattarsi alla struttura in cui si teneva il concerto: un Palasport. Quando la band suonava, le tele laterali venivano alzate ed abbassate a tempo di musica mentre sullo sfondo venivano riprodotte forme ed oggetti di colori accesi che catturavano l’attenzione dell’occhio. Il tour continua.