Il progetto teatrale GRUMOR al Teatro delle Maddalene di Padova
La noia come spazio sospeso, intrinsecamente pregno, denso di possibilità: ecco l’idea da cui parte il progetto di teatro multimediale e sperimentale di Grumor, in scena al Teatro delle Maddalene di Padova venerdì 24 febbraio.
Grumor (www.grumor.net) è uno dei nuclei dell’associazione culturale Grumi d’arti, un gruppo di operatori culturali patavini che agiscono in diversi ambiti di ricerca, e che negli anni ha partecipato a numerose rassegne artistiche nazionali e internazionali, tra cui vale la pena ricordare Antipasti/Biennale (Venezia 2001), Biennale giovani artisti del Mediterraneo (Sarajevo 2001) e la recente Torino Contemporanea (2005). L’ultimo progetto del gruppo teatrale si intitola Noia, sui suoi lussi, che andrà in scena il 24 febbraio nell’accogliente cornice del teatro delle Maddalene di Padova. Fabrizio Turetta, ideatore e curatore dei testi, nonché regista dello spettacolo, ci introduce con qualche battuta nel mondo di Noia.
Per prima cosa, il titolo. Il concetto di considerare la noia (come simbolo e status dell’anima) un terreno fertile per l’immaginazione e la creatività è un’idea davvero originale. “L’immagine di riferimento è quella di una linearità non progressiva – spiega il regista -, di un presente continuo liberato dall’ansia del fare e dell’accadere per forza, nel senso di un riappropriarsi individuale del tempo in cui l’iterazione, il consueto, lo stare all’interno dei propri confini, divengono una proposta di cura e di attenzione antitetica alla cultura dell’evasione, dell’alterità forzata, della ricerca della diversità forzata come affermazione di sé.”
Oltre a questo, un altro concetto fondante di Noia è la scelta consapevole di creare uno scollamento sistematico tra visione ed apparato semantico (i testi pronunciati dagli interpreti a volte risultano “impercepibili”), scelta che nasce dall’intenzione di proporre l’immagine come oggetto prezioso e autosufficiente: in Noia, l’oggetto estetico è fruibile al di là del suo inserimento in una logica narrativa. L’opera si sviluppa attraverso la rappresentazione di concetti come l’amore, il tempo, l’arte, la scienza, scelti in maniera del tutto e squisitamente aleatoria, mentre “lo spettatore è stimolato a sviluppare una pazienza percettiva, meticolosa e fine a se stessa, attraverso il gusto per uno sguardo lenticolare e ‘noioso’, che non vuole andare oltre se stesso.”
Nata nell’ambito del teatro contemporaneo più squisitamente avanguardistico e sperimentale, la forte componente concettuale di Noia – sui suoi lussi non impedisce allo spettacolo/evento di possedere un impatto estetico fortissimo (e a volte dissacratore), nella costante ricerca di equilibrio tra mezzi espressivi diversi (testi, immagini, oggetti installati, interventi web, suoni), che costituiscono il suo carattere multimediale. Ed è stato proprio questo dialogo costante con altri linguaggi che ha portato Turetta a sviluppare una fertile e interessantissima collaborazione musicale con Giulio Ragno Favero, ex chitarrista dei One Dimentional Man, produttore musicale e tecnico del suono (ha seguito i live, fra gli altri, di Infranti, Red Worms’ Farm, Kelvin, Zu). Favero ha realizzato buona parte dei contributi sonori per le singole scene (coinvolgendo anche Gionata Mirai dei Super Elastic Bubble Plastic, che canta in uno dei brani utilizzati), con risultati molto suggestivi e coinvolgenti, tanto che è già nata l’idea di realizzarne anche un cd musicale.
Noia – sui suoi lussi è uno degli appuntamenti del programma invernale di TAM Teatromusica, per informazioni e prenotazioni tel. 049.654669, oppure sul sito www.tamteatromusica.it.