“Nuotando con le lacrime agli occhi” di Cochi e Renato

Una comicità tra parole e musica all’Arena Alpe Adria di Lignano Sabbiadoro

Cochi e Renato mettono in scena a Lignano Sabbiadoro il loro nuovo spettacolo, “Nuotando con le lacrime agli occhi”, il cui titolo è dato da una delle ultime creazioni del duo, sul tema dell’immigrazione clandestina.

Sul palco si alternano infati momenti di ilarità a momenti di riflessione, con un sorriso a volte un po’ amaro, ma sempre attraverso uno scambio di battute spontaneo e divertente.

I due comici milanesi sono quel genere di artisti che coinvolgono un pubblico particolarmente vario, poiché riescono a suscitare la risata sia in chi li segue dall’esordio, nel 1968 a “Quelli della domenica” e rivive con nostalgia gli sketch più noti, sia in chi li vede per la prima volta. Il pubblico, non molto numeroso – siamo in una località di villeggiatura e in un’arena dal ridotto numero di posti-, reagisce però quasi con freddezza alla prima parte dello spettacolo, in cui Cochi e Renato presentano i lavori più recenti e in cui i momenti parlati prevalgono sui cantati, mentre nella seconda parte, in cui vengono presentate le canzoni del repertorio storico, gli spettatori si lasciano coinvolgere in misura maggiore, in un crescendo di partecipazione, soprattutto con “Canzone intelligente”, “E la vita, la vita” e nel conclusivo “L’uselin de la comare”.

Gli artisti dimostrano un grande feeling, dato dagli anni di lavoro insieme, che riesce a portare in scena quelle che sembrano scene di vita vissuta, che fanno pensare che i due non siano attori, ma amici che parlano del più e del meno e che fuori dalla scena continuino ad essere come li vediamo sul palcoscenico. Il duo è a proprio agio davanti al pubblico, si comporta con naturalezza, anche nell’allestimento delle semplici, ma efficaci scenografie e nella disposizione degli oggetti di scena, dai più banali, come l’elenco telefonico usato come “messale” alla matrioska decapitata che diventa oggetto d’arredamento. Nonostante qualche problema tecnico nelle luci, non perfettamente centrate, e nei microfoni, lo spettacolo risulta gradevole e di vero intrattenimento, nello stile semplice, ma originale e poetico che contraddistingue i due comici.

Completano la performance i “Good Fellas”, un gruppo di musicisti swing che integra con la giusta musica e il ritmo perfetto le canzoni surreali di Cochi e Renato e allo stesso tempo si dimostra efficace quando presenta, negli stacchi tra uno sketch e l’altro, le proprie creazioni.

Lo show lascia quindi spazio alle contaminazioni tra gli stili, all’interno di una vena stralunata e surreale che si carica di cabaret, comicità e arte.