“PAVEE LACKEEN” di Perry Ogden

Sulle tracce di una triste realtà di strada

Settimana della Critica
Accanto al film collettivo “All the Invisible Children” (fuori concorso), la Mostra del Cinema propone quest’anno per la Settimana della Critica un’altra storia di un’infanzia infelice, quella di Winnie, una ragazzina irlandese appartenente ad una famiglia di “traveller”.

La realtà dei Traveller, costituita da famiglie che vivono ai margini della società in camper e roulotte soprattutto in Irlanda (ma anche in Inghilterra e negli Stati Uniti), viene qui indagata dal fotografo inglese Perry Ogden, classe 1961, alla sua prima esperienza dietro la macchina da presa.

Il regista sceglie il mezzo del documentario per seguire la squallida quotidianità della piccola Winnie, le sue liti con i compagni di scuola, e i problemi della sua numerosa famiglia.

La macchina a mano narra in presa diretta lo scorrere delle giornate della famiglia e le difficoltà con cui essa si trova a dover fare i conti.
Attraverso un attento pedinamento dei personaggi che non risulta però mai invasivo, Ogden tratteggia con estrema delicatezza un documento sociale che vede protagoniste persone reali, talvolta impacciate di fronte al mezzo di riproduzione, ma caratterizzate da una profonda dignità e spontaneità d’animo.

La tecnica di ripresa adottata dal regista ricorda lo stile Dogma, uno stile che in un’opera di questo tipo trova la sua ragione d’essere.
A differenza delle storie di finzione messe in scena dai seguaci del Dogma (Lars von Trier in testa), Ogden sceglie infatti di riportare sullo schermo senza filtri uno spaccato di realtà, una realtà che senza manipolazioni riesce a lasciare un segno profondo nell’animo di chi la osserva.

Regia: Perry Ogden.
Sceneggiatura: Perry Ogden, Mark Venner.
Fotografia: Perry Ogden.
Montaggio: Breege Rowley.
Suono: Michael Lemass.
Interpreti: Winnie Maughan, Paddy Maughan, Rose Maughan, Rosie Maughan, Brian Dignam, Michael Collins, Helen Joyce.
Produzione: Perry Ogden e Martina Niland, in associazione con John Rocha.
Irlanda, 2005. 35 mm, 87’, col.