La Galleria d’arte moderna di Cà Pesaro si arricchisce con tre nuovi dipinti di Pompeo Molmenti grazie alle donazioni della Venice Foudation . Per celebrare l’avvenimento, il museo dedica una piccola personale al pittore che ha saputo cambiare il ritratto veneziano.
La Galleria d’Arte Moderna Cà Pesaro a Venezia continua con l’interessante iniziativa di proporre, nelle piccole sale espositive, delle mostre di breve durata, ma di grande interesse.
Per le nuove acquisizioni del museo la Galleria ha inaugurato il 5 giungo due mostre parallele: una sulle recenti donazioni che riguardano la scultura (Terza dimensione. Scultori per Cà Pesaro aperta fino al 4 luglio) e l’altra è un omaggio ad uno dei massimi pittori che Venezia ha avuto nella seconda metà dell’Ottocento, Pompeo Marino Molmenti (1819 – 1894).
Un tributo minimo, ma necessario ad un pittore a volte troppo dimenticato che ha dato una svolta alla pittura veneziana preparando la strada a pittori come Favretto, Nono, Fragiacomo e Laurenti. Molmenti fu, per molti anni, docente all’Accademia delle Belle arti e potè presentare le proprie rivoluzionarie idee pittoriche a quei giovani pittori appena citati che da lui appresero il modo per poter uscire dall’arte romantica. Molmenti, infatti, è stato un grande ritrattista borghese, attento alla nuova vita borghese, agli interni delle case, alla moda e alla nuova forma di dipingere realistico.
La piccola mostra monografica presenta tre suggestivi ritratti : Il ritratto di giovane del 1850 (che non veniva esposto dal 1923, data della storica mostra di Barbantini sul ritratto veneziano dell’Ottocento), Il ritratto di signora e il ritratto dello zio Ferrari (donato dalla Venice Foudation). Inutile cercare di descrivere la perfezione di questi tre piccoli capolavori: il realismo di un labbro coperto da una leggera peluria o di un collo grinzoso (ritratto di signora), il probabile occhio finto dello zio Ferrari e vezzosità dell’abito e dei gioielli della giovane ritratta.
Tuttavia il punto centrale della mostra è l’enorme telero (244 x 430 cm) della Morte di Otello del 1879 che, per i pochi che hanno potuto visitare la Fenice ricostruita, faceva bella mostra di sè nelle sale Apollinee. Il quadro è una sintesi perfetta di più piani narrativi in cui i personaggi, praticamente a grandezza naturale, occupano con sicurezza i loro ruoli. Sulla sinistra spicca il Moro, grande nei suoi costumi orientali, con negli occhi la follia, la paura e la disperazione, si uccide. Dal letto in penombra si intravede il corpo di Desdemona appena morta, dolce, ma fredda di morte. A terra giace Emilia svenuta. Con il capo rivolto verso il letto offre all’osservatore la chioma rossa e l’abito damascato. A destra un gruppo di uomini che non hanno potuto fermare la furia del Moro: un ragazzo, in primo piano, sembra chiedersi perchè Otello lo abbia fatto, mentre alle spalle, sulla porta moresca, c’è chi rimane indifferente, chi è sgomento e chi cerca di capire.
La morte di Otello è un’opera che ha richiesto quasi dieci anni di bozzetti preparativi, e la Venice Foudation, ha omaggiato il museo con due versioni preparatorie che mostrano i numerosi cambi di prospettive che Molmenti ha realizzato: prima una prospettiva allungata verso un punto di fuga più profondo, poi l’assestamento della struttura narrativa, ma con numerosi cambi di personaggi. Accanto a queste recenti acquisizioni sono esposti altri studi per i singoli personaggi : lo studio per la testa del vecchio, in cui è stato riconosciuto un autoritratto di Molmenti, la testa del ragazzo che tiene la spada ( provenienti dalla donazione degli eredi Molmenti alla galleria d’arte) e l’olio su vetro di Emilia svenuta acquisito per Cà Pesaro da Guido Perocco nel 1961, critico d’arte e direttore della Galleria scomparso da pochi anni.
Non si riesce ad andarsene dalla mostra senza aver gettato un ultimo sguardo alla grandiosa tragicità corale della Morte di Otello,e al Ritratto di giovane che sorride con virginale e dolce pudore all’osservatore.
PER LA MORTE DI OTELLO, OMAGGIO
A POMPEO MOLMENTI (1819-1894)
Doni a Cà Pesaro, mostre delle
recenti acquisizioni.
Galleria d’arte moderna di Cà Pesaro,
Santa Croce 2076,
30135 Venezia
Tel. ++39 0415240695
Fax ++39 0415241075
dal 5 giugno al 30 agosto 2004.