Persepolis è il titolo di un omonimo fumetto, il primo ad essere mai stato realizzato nella storia dell’Iran, nato dalle matite di Marjane Satrapi che, con questo adattamento, ha ottenuto una standing ovation di 15 minuti e vinto il premio della giuria al Festival di Cannes, oltre alla candidatura all’Oscar come miglior film straniero.
Dopo anni di rifiuti da parte dell’autrice (gli Studios di Hollywood le avevano addirittura proposto di cedere i diritti per un film in cui i personaggi di suo padre e sua madre avrebbero dovuto essere interpretati da Brad Pitt e Jennifer Lopez), grazie alla collaborazione del collega Vincent “Winshluss” Paronnaud, ora possiamo finalmente ammirare la versione animata in bianco e nero con lampi di colore.
La storia segue la crescita della piccola Marjane (a prestare la voce alla protagonista nella versione italiana è Paola Cortellesi), una bambina di nove anni nella Theran del 1978, descrivendo gli avvenimenti che portarono alla Rivoluzione e caduta dello Scià fino all’instaurazione del regime teocratico.
La piccola Marjane, una volta cresciuta, non si piegherà ai nuovi obblighi imposti dal Governo Islamico e, grazie all’aiuto di una famiglia molto moderna (le voci del padre e della madre sono di Sergio Castellitto e di Licia Maglietta), si trasferirà in Europa, a Vienna, lontana dal regime, ma anche dall’amata famiglia.
Il film, grazie ai disegni semplici, ma molto espressivi degli autori, ci fa vedere e conoscere attraverso gli occhi della giovane protagonista la Rivoluzione Islamica in maniera semplice, con dolore e allo stesso tempo ironia, proprio come succedeva con i quattro volumi dell’opera originaria.
“Persepolis è nato come un fumetto per gli occidentali – ha ammesso Satrapi – ci sono moltissime spiegazioni sulla vita quotidiana che sono superflue per un lettore iraniano. (…) Scrivendo i libri ho dovuto ripercorrere sedici anni della mia vita, comprese le cose che avrei preferito dimenticare. (…) Non è un film orientato politicamente, che vuole schierarsi. Non dice questo è giusto, questo è sbagliato.
Comunque se il pubblico occidentale imparerà a considerare gli iraniani esseri umani come tutti gli altri e non nozioni astratte come fondamentalisti islamici, terroristi, Asse del Male, allora sentirò di aver fatto qualcosa di buono. Non dimentichiamo che le prime vittime del terrorismo sono gli stessi iraniani”.
Il film restituisce all’Occidente una visione dell’Iran non molto conosciuta e forse troppo ignorata, e cioè quella di un paese in lotta con i suoi problemi e, in questo, non troppo differente dagli stati europei. Considerando il carattere autobiografico dell’opera, nonostante l’affermazione della regista di non essersi voluta schierare politicamente, non si può non fare differenza e avere così più o meno simpatia verso gli amici e i nemici che la giovane Marjane incontrerà nel corso della storia, ma tutto questo, e qui sta il punto di forza di Persepolis, è veicolato da un racconto suggestivo che favorisce una predisposizione mentale di apertura, dialogo e riflessione, piuttosto che di giudizio e condanna.
Titolo originale: Persepolis
Nazione: Francia
Anno: 2007
Genere: Animazione
Durata: 95′
Regia: Vincent Paronnaud, Marjane Satrapi
Sito ufficiale: www.sonyclassics.com/persepolis
Sito italiano: www.persepolis-ilfilm.it
Cast: Catherine Deneuve, Danielle Darrieux, Simon Abkarian, Gena Rowlands, Chiara Mastroianni, Tilly Mandelbrot
Produzione: 2.4.7. Films, The Kennedy/Marshall Company, France 3 Cinéma
Distribuzione: BIM
Data di uscita: Cannes 2007
29 Febbraio 2008 (cinema)
Nominations Oscar 2008