PHARMAKOS. Movimento V – Anatomia del sacro
con: Valentina Bravetti, Elisa Gandini, Davide Fabbri
percorso nella scrittura e nel segno: Elisa Gandini – studio sulla figura: Valentina Bravetti – corpo del suono: Elicheinfunzione – ideazione e luci: Claudio Angelini – realizzazione del tavolo anatomico: Plastikart – composizione dei linguaggi: Claudio Angelini, Valentina Bravetti, Elisa Gandini, Davide Fabbri.
una produzione: Città di Ebla, Fondazione Pontedera Teatro – 4 Cantieri per Fabbrica Europa, Teatro Diego Fabbri, Comune di Forlì, Aksè Crono 2008
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Pharmakos. Movimento V – Anatomia del sacro è la quinta tappa di un articolato progetto teatrale che colloca il corpo al centro di una complessa riflessione etica ed estetica, declinata in tre anni di performance, studi per la scena e di scambi di pensiero con artisti e studiosi di varie discipline.
Attraverso l’indagine di Città di Ebla , torna alla luce l’antico rituale del pharmakos durante il quale ogni anno la comunità ateniese sacrificava uno dei suoi membri mettendolo al bando, per liberare tutti gli altri dal male.
Tre figure incrociano il loro percorso fatto di corpo, suono, segno.
“A differenza di altri, il movimento v di Pharmakos si concentra definitivamente sulla valenza del corpo medico e sacrificale in termini di linguaggio, cioè come supporto in grado di anatomizzare o semplicemente di gettare una miriade di segni non immediatamente codificabili, e quindi avvicinarsi al sacro come ambito di moltiplicazione e ribaltamento del significato. L’uso del segno scritto e dell’elemento sonoro non faranno altro che allineare e restringere o allargare e accrescere la foresta di segni che il corpo, dal tavolo anatomico, lancia”.
Si diventerà idealmente spettatori di un teatro anatomico, un luogo che anticamente incrociava una funzione scientifica, lo studio del corpo, con una grande ambiguità sconfinante nell’estetica e nell’arte.
Città di Ebla nasce nel 2004. Il nome è un omaggio alla grande civiltà proto-siriana, scoperta nel 1968 da una spedizione italiana, che ha modificato le conoscenze storiche in nostro possesso dell’area anatolico-mesopotamica, portando alla luce importanti scoperte nel campo della scrittura, della struttura societaria, dell’utilizzo dei materiali, dell’arte. “L’intento è quello di legare la nostra riflessione, il nostro artigianato teatrale ad una “campagna di scavo”, fatta di lavoro paziente svolto sotto il sole, laddove le ruspe non possono intervenire perché l’universo affiorante è fragile. E lascerà sempre aree ignote”.
Al PiM Spazio Scenico, dal 12 al 15 Febbraio, ore 21
PiM Spazio Scenico, Via Tertulliano 68 – 20137 Milano
Tel/Fax 02.54102612 (segreteria telefonica)
[info@pimspazioscenico.it->info@pimspazioscenico.it] –
www.pimspazioscenico.it
Biglietto intero 15€ – Biglietto ridotto convenzionati 12€ – Biglietto under 25 10€ (convenzione Comune di Milano) – Biglietto over 60 7€ (convenzione Comune di Milano) – Tessera associativa 2€ – Tessera cittadino produttore 5€ –