PUPO A VENEZIA

Una vita divisa tra note e fiches

Il 4 gennaio al Casinò Cà Noghera di Venezia Enzo Ghinazzi, in arte Pupo, ha presentato in anteprima alla stampa il suo nuovo libro Banco Solo e il suo nuovo spettacolo musicale Il Grande Croupier.

Quale cornice migliore per presentare le sue ultime fatiche se non un Casinò? La scelta di Pupo non è casuale. Lui che ha conosciuto la popolarità da giovane, che ha firmato pezzi di successo come Gelato al Cioccolato o Su di Noi, ha passato molti anni tra i tavoli verdi, tra le luci ingannevoli delle sale da gioco, tra giocatori disposti a tutto, a rischiare, a scommettere, a perdere.

Pupo, che non riesce ancora a dimostrare anagraficamente la sua vera età, ha deciso di confessare le sue storie più intime, le sue difficoltà, l’ansia e l’adrenalina legati al gioco d’azzardo nel suo libro Banco Solo. Il cantante apre la conferenza scherzando riguardo lo strano destino che lo porta a presentare in anteprima il suo libro proprio presso un Casinò, lo stesso luogo che in passato ha causato dolori, frustrazioni e debiti. Pupo commenta “ironico ma perfetto”.

I giornalisti sono curiosi di conoscere l’origine di questa passione che gli è costata milioni di debiti e molte delusioni affettive. “La prima volta che ho scommesso? Con mio padre, un gelato a sei anni, e ho vinto”, da allora Pupo è sempre stato affascinato dal gioco, dalle scommesse, dal proibito, da quel senso di potere così famigliare a tutti i giocatori. Motivi apparentemente futili che però non riescono a staccare “un vero giocatore” dal tavolo, che non riescono a fargli capire quando è giunto il momento di smettere.

Il titolo del libro, Banco Solo, prende ispirazione dal 1983, quando il cantante giocando contro il banco perse ben 130 milioni di lire, a detta dello stesso Pupo “una follia che mi è costata anni di lavoro per pagare i debiti con banche e creditori”. Perché giocare al Casinò non significa soltanto luci, potere e belle donne, significa anche sconfitta, delusione e frustrazione, infatti l’autore aggiunge “l’umiliazione più grande? Il pignoramento della mia casa, durato 2 giorni. Poi ho lavorato sodo e sono riuscito a ricomprarmi tutto”. E dopo alcuni anni lontano dall’ambiente musicale e da quello televisivo Pupo è tornato a farsi strada, prima come ospite in alcuni programmi, principalmente per raccontare la sua avventura nell’azzardo, poi come inviato di reality show e poi come conduttore di un programma tutto suo che gli ha riportato visibilità e successo. Alle domande dei giornalisti l’autore risponde di aver scritto il libro con molto coraggio. Non è stato facile, infatti, mettere in piazza delle esperienze di questo tipo, e il fascino del gioco non è del tutto sparito: “Che effetto mi fa entrare ora in un Casinò? Provo lo stesso brivido quando guardo una donna bella e desiderabile”.

Con il libro Pupo ha presentato anche il suo spettacolo Il Grande Croupier che nasce dall’idea di voler portare in teatro alcune storie che hanno segnato il suo percorso di uomo, di artista e di giocatore.

“Il grande Croupier” sarà in scena a Milano, al Teatro Filodrammatici, dal 17 all 22 gennaio, e a Roma, al Teatro Italia, dal 14 al 26 febbraio.