Irena Lagator Pejović ha organizzato gli spazi al piano terra di Palazzo Malipiero in tre diversi ambienti. Si viene accolti dalla penombra del primo locale, dove due grandi tetraedri sono stati costruiti creando dei fasci di fili dorati, tesi da una parete all’altra. Quest’opera, Further than Beyond, esprime il senso di una profonda decostruzione – à la Derrida, come riconosce l’artista – delle forme solide e degli spazi, in modo da generare una sensazione di spaesamento e sospensione. Nella stanza successiva si viene immersi in un buio profondo, avvolgente e, solo dopo i primi attimi, si svela una miriade di piccoli astri che costituiscono la volta stellata. Image think è un universo artificiale, fatto di specchi e minuscole luci, dove l’immaginazione e il pensiero collassano in un momento unico e inscindibile.
Da questa situazione di caos si passa all’ultimo scenario, non a caso intitolato Ecce mundi. Qui una luce bianca avvolge il visitatore e lo accoglie all’interno di un locale le cui pareti sono interamente decorate da miniature di omini stilizzati. Si tratta di una moltitudine umana uniforme e ordinata, che dà così origine a un’immagine d’insieme, quasi si trattasse della stilizzazione di una società. È allora l’immaginazione che viene posta al centro anche dell’ultima installazione, Camera imaginata. The means for exchanging the power of the imagination: il pubblico è invitato a intervenire, affinché trasformi le proprie capacità immaginative in un’azione pratica, con la quale viene sollecitata la responsabilità creativa di ognuno di noi.
Padiglione del Montenegro
“Image Think / Pensare attraverso l’immagine”
Artista: Irena Lagator Pejović
Commissario/Curatore: Nataša Nikčević.
Sede: Palazzo Malipiero (piano terra), San Marco 3078-3079/A, Ramo Malipiero, Venezia
