La semplicità e la compostezza nei colori, negli ambienti e nei tratti somatici dei protagonisti caratterizza un’opera delicata e sofferta che assurge al compito di trasformare la vita di un Santo contemporaneo in cartone animato per i più piccoli.
“Padre Pio”, film di animazione di Orlando Corradi e Jang Chol Su, realizzato da Mondo Tv, uscirà nelle sale cinematografiche il 5 maggio.
La difficile esistenza del frate di Pietralcina è narrata con uno sguardo sereno e disinvolto in cui anche il volto severo del Santo diviene famigliare, disegnato con pochi tratti essenziali dai maestri dell’animazione Marco & Gi Pagot.
Dalle verdi colline al convento, la decisione del giovane Francesco di dedicare la sua vita al Signore ha origine molto presto, quando ancora bambino porta al pascolo le capre dei suoi genitori e sogna una vita sulle orme del Santo di Assisi.
Il rapporto con il mondo dei più piccoli contraddistingue tutta la sua opera, dai miracoli alla giovane Teresa rachitica, che dopo aver visto Padre Pio può camminare, alla bambina cieca che riacquisterà la vista, fino alla decisione di costruire la “Casa di Sollievo della Sofferenza”.
La storia ripercorre fedelmente le tappe della vita del frate di San Giovanni Rotondo: la salute malferma, la guarigione inaspettata dal male ai polmoni, la forte vocazione nonostante le visioni del demone della notte, la decisione di diventare sacerdote, l’intensità della preghiera, le stimmate, la capacità di risolvere i problemi della gente comune con amore e dedizione e il bisogno di conversione e di perdono che avvertiva chiunque gli si accostasse.
Il ritmo lento e le immagini statiche che all’inizio imbarazzano lo sguardo dello spettatore, gradualmente rivelano la sospensione temporale di un racconto avulso dal contesto che sembra incarnare i dialoghi ed entrare in sintonia con una dimensione spirituale. Ma spesso la narrazione risulta affrettata e in alcuni punti si inceppa senza chiarire con efficacia le singole vicende umane dei personaggi che ruotano attorno al protagonista. Nel secondo tempo il film prende quota soffermandosi maggiormente sul rapporto di Padre Pio con i suoi fedeli, l’affetto e la devozione di un popolo umile, come quello del piccolo paesino pugliese, che con tenacia riesce a difenderlo dalle accuse e lo scetticismo della Chiesa di Roma. C’è la donna polacca che arriva a Padre Pio attraverso il vescovo di Cracovia e guarirà dal suo tumore e c’è anche chi dopo aver parlato con lui riacquista la Fede nel Signore.
Un cartone animato senza effetti speciali, senza scenografie fantasmagoriche, dipinto con colori morbidi e mai violenti; anche il momento in cui il frate riceve le stimmate è sfumato, affrontato con una dolcezza narrativa che lo rende accessibile ai più piccoli. Nel finale Padre Pio si addormenta sognando di ritornare sulle sue colline dove per la prima volta aveva ascoltato la voce di Dio.
Un film che rende omaggio ad una figura importante del panorama contemporaneo, la testimonianza di un uomo che con profonda umiltà e spirito di obbedienza ha abbracciato la sua missione, quella di alleviare le sofferenze dei più deboli, affrontando le due guerre mondiali e predicando una fede antica fatta di rosari, penitenze e preghiera.
Titolo originale: Padre Pio
Nazione: Italia
Anno: 2006
Genere: Animazione
Durata: 88′
Regia: Orlando Corradi, Jang Chol SuProduzione: Mondo Tv
Distribuzione: Moviemax
Data di uscita: 05 Maggio 2006